Si è fatta luce sulla triste vicenda di Viry ma sono ancora molti gli interrogativi privi di risposta
GINEVRA - Aveva inizialmente dichiarato di aver avuto un aborto spontaneo ma alla fine ha ammesso di averlo soffocato poco dopo averlo partorito. Si è concluso così il drammatico caso del neonato trovato senza vita nei campi di Viry (Francia) a pochi chilometri fuori dal confine ginevrino.
La mamma-killer ha 18 anni ed è stata identificata grazie alla collaborazione della comunità nomade in cui vive anche in seguito a un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, probabilmente a causa del parto, che ne hanno reso necessario il ricovero. L'accusa nei suoi confronti è di infanticidio.
Non sono ancora chiare, scrive Le dauphiné liberé, le motivazioni all'origine del dramma né l'identità del padre del piccolo.