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Avevano mostrato uno striscione con la scritta "Fussball macht frei"
LUCERNA - Il ministero pubblico lucernese ha aperto un'inchiesta nei confronti di tre tifosi dell'FC San Gallo, che in aprile avevano mostrato uno striscione con la scritta "Fußball macht frei" (il calcio rende liberi). Tramite un procedimento penale, si sta valutando se essi abbiano violato la norma antirazzismo, ha detto oggi all'ats un portavoce della procura lucernese.
Le tre persone sono state identificate grazie a fotografie scattate all'interno dello stadio e all'aiuto della polizia sangallese, ha precisato il portavoce. I sospettati sono ora interrogati.
La vicenda si sarebbe svolta il 30 aprile nella Swissporarena di Lucerna durante una partita di Superleague tra Lucerna e San Gallo. Lo striscione è stato srotolato nelle tribune del settore ospiti.
La scritta ricorda l'insegna "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi) posta all'entrata di numerosi campi di concentramento nazisti, dove durante la Seconda Guerra Mondiale sono state uccise milioni di persone.
L'FC San Gallo ha condannato lo striscione tramite un comunicato dopo averne preso conoscenza. I giocatori e lo staff si sono chiaramente distanziati dallo slogan.
Già in febbraio, al margine di una partita tra l'FC Lucerna e l'FC San Gallo, si erano accese polemiche per un presunto comportamento razzista di alcuni tifosi della squadra di calcio lucernese. In quell'occasione un fan del Lucerna vestito come un ebreo ortodosso guidava una marcia di tifosi. Secondo la procura sangallese è vero che l'azione poteva essere considerata offensiva ma in quel caso specifico non sono stati superati i limiti dell'imputabilità. Aveva quindi rinunciato ad adire alle vie legali.
