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SVIZZERA«E così Stéphanie scoprì di avere... una cinquantina di fratelli»

19.12.18 - 07:00
Figlia di un donatore di seme anonimo assai attivo, una bernese si è messa in viaggio alla ricerca dei suoi consanguinei: «Abbiamo lo stesso senso dell'umorismo»
SRF
«E così Stéphanie scoprì di avere... una cinquantina di fratelli»
Figlia di un donatore di seme anonimo assai attivo, una bernese si è messa in viaggio alla ricerca dei suoi consanguinei: «Abbiamo lo stesso senso dell'umorismo»

BERNA - «È come un pezzo di puzzle che mi mancava e che adesso è saltato fuori», così la 39enne bernese Stéphanie ha raccontato la sua singolare (ma non unica) avventura alla trasmissione della Srf Rundschau.

Tutto è iniziato quando sua mamma le ha raccontato che suo papà non era il suo padre biologico: «È stato uno shock ma anche un sollievo», conferma la ragazza, «ho sempre sentito di essere stata adottata».

Stéphanie era nata grazie a un anonimo donatore di seme all'Inselspital di Berna. Da questa informazione è partita la sua ricerca per possibili fratelli e sorelle, attraverso il database di Dna online 23andme.com: «Ho mandato un campione con la mia saliva e così ho scoperto di avere un fratello».

Hannes (37 anni) che vive a Grenoble e che ha fatto anche lui le sue ricerche, trovando un altro fratello Andreas (40 anni) che abita non lontano da Vienna. Secondo le ipotesi i tre – e probabilmente dai 40 ai 50 altri ex-bambini – sarebbero i figli di uno studente di medicina che negli anni '70-'80 era stato particolarmente attivo con le donazioni.

«È incredibile, abbiamo lo stesso tipo di umorismo», scherzano i tre che fantasticano sul loro fantomatico genitore: «Chissà com'è cresciuto», ipotizza Hannes, «mi piacerebbe incontrarlo davvero».

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