Ogni giorno se ne buttano via miliardi e sono la principale fonte d'inquinamento del mare. Una svolta “eco” potrebbe fare la differenza?
ZURIGO - Ogni anno vengono fumate all'incirca 5,6 bilioni di sigarette, 4,5 bilioni di questi poi vengono gettati per la strada o in natura, finendo spesso e volentieri nei corsi d'acqua (e quindi nel mare) con un impatto ecologico importante.
A fare danni, finendo negli stomaci della fauna marina, sono soprattutto i filtri composti di acetato di cellulosa, che non è biodegradabile. Per tentare di limitare i danni c'è chi punta sui filtri ecologici, sempre in cellulosa ma non trattati.
È il caso di Parisienne, come spiega il portavoce Matthias Ziegler: «È necessario che l'industria inizi a sperimentare con soluzioni più ecologiche per quanto riguarda i filtri».
Ma si tratterebbe di soluzioni parziali: «Un mozzicone è in grado di uccidere il 50% delle forme di vita presenti in un litro d'acqua», spiega lo scienziato americano Thomas Novotny che si è occupato dell'argomento nel 2011, «non dimentichiamoci che a essere dannose sono anche le sostanze chimiche in esso contenute».
Nella città di Calvino sono 476'000 al giorno
GINEVRA. Cinque pannelli elettronici posizionati strategicamente in cittià e che fanno “la conta” dei mozziconi gettati per strada. È questa la campagna, particolarmente aggressiva, lanciata dalla città di Ginevra. Nelle prime 24 ore il conto è impietoso: si parla, come riportato da 24 heures, di 476'000 cicche. «Non facciamo guerra ai fumatori, ma ai mozziconi», puntualizza il municipale per l'ambiente urbano Guillaume Barazzone (Ppd). Per l'occasione verranno posizionati in città 600 ulteriori posacenere e ne verranno distribuiti circa un migliaio di portatili: «Sembra tanto, ma è a malapena abbastanza», conferma Barazzone.