La neve caduta in abbondanza nel mese di gennaio sulle Alpi potrebbe causare importanti alluvioni in primavera
BERNA - Nel mese di gennaio, sulle Alpi si sono registrate delle nevicate da record. Sul Gran San Bernardo, ad esempio, sono caduti da 8 a 9 metri di neve fresca. L'idrologo David Volken avverte oggi sul "SonntagsBlick" di imminenti inondazioni in primavera: «Le possibilità di un’alluvione sono molto alte. Tra aprile e giugno, a seconda delle condizioni meteorologiche e del processo di fusione nel bacino idrografico del Rodano, le zone a ridosso di fiumi e laghi saranno a rischio».
L'idrologo ricorda la situazione dopo il rigido inverno del 1999. Allora, a maggio, a Basilea aveva piovuto molto, come si verifica solo ogni 100 anni. «Anche quest'anno, quindi, se ci fosse una primavera calda e piovosa potremmo assistere a qualcosa di simile», dice Volken. E questo a causa anche del cambiamento climatico: il mese di gennaio, sull’Altipiano, è stato il più caldo di sempre dall'inizio delle rilevazioni che cominciano 1864. Sull’arco alpino sono invece le precipitazioni ad averla fatta da padrone, basta vedere quanto accaduto a Zermatt (isolata a causa delle valanghe a tre riprese).