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SCIAFFUSABüsingen, quell'enclave germanica in Svizzera

08.08.16 - 12:19
Nel 1918 un referendum si espresse a favore dell'annessione alla Svizzera, ma Berna rifiutò
Büsingen, quell'enclave germanica in Svizzera
Nel 1918 un referendum si espresse a favore dell'annessione alla Svizzera, ma Berna rifiutò

BÜSINGEN - In Svizzera ci sono nove enclavi interne, ossia località di un cantone in un altro, ma ce ne sono anche due internazionali: oltre a Campione d'Italia, anche il comune germanico di Büsingen, dove tutto sembra funzionare alla perfezione.

Büsingen am Hochrhein, con una superficie di 7,62 chilometri quadrati e una popolazione di circa 1'400 abitanti, appartiene al distretto di Friburgo in Brisgovia, nel Land del Baden-Württemberg.

L'annessione rifiutata - Nel 1918 a Büsingen si tenne un referendum con il quale il 96% degli elettori si espresse a favore dell'annessione della cittadina alla Confederazione elvetica, ma Berna rifiutò l'annessione. Nel 1939 la Camera dei Lord britannica, poco dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, chiese formalmente al Comune di unirsi alla Svizzera, ma tale richiesta venne respinta sia dal Municipio di Büsingen sia, per motivi di neutralità, dal governo elvetico.

Poi le cose cambiarono e oggi l'amministrazione territoriale della località è garantita dai due Paesi, regolata da un trattato firmato nel 1964, entrato in vigore nel 1967.

«La collaborazione con la Svizzera è improntata alla fiducia e alla collaborazione», afferma il borgomastro di Büsingen, Markus Möll; per i casi urgenti è possibile affidarsi alle due polizie, ma gli agenti elvetici in generale arrivano più rapidamente, vista la vicinanza con il canton Sciaffusa, che circonda il comune.

Problemi doganali - Quando si presentano problemi di importazione di merce, traffico di droga e questione di igiene nei locali pubblici, la responsabilità compete pure alla Svizzera, che però non può disporre simultaneamente di oltre dieci agenti in uniforme e armati. Un articolo del trattato stabilisce che anche la polizia tedesca è autorizzata ad attraversare il territorio svizzero per intervenire nell'enclave, con gruppi di dieci unità al massimo.

Da segnalare che in caso di guerra o situazione d'emergenza la Svizzera è tenuta ad assicurare l'approvvigionamento dell'enclave, ma non è responsabile della sua difesa militare.

La popolazione - Oggi la popolazione è così suddivisa: 40% di cittadini tedeschi, 40% di svizzeri o binazionali, 20% di stranieri. Di recente si sono installati anche undici rifugiati siriani e quattro eritrei i quali, stando all'ultima edizione del bollettino comunale, si sono detti desiderosi di imparare il tedesco - ogni giorno si svolgono corsi di lingua a Singen (D), a 20 km di distanza - e di entrare in contatto con la popolazione locale. Finora infatti tali contatti sono assai rari, ma quasi tutti questi profughi sarebbero contenti di rimanere in Germania. Le autorità comunali hanno invitato i cittadini a dar prova di generosità, offrendo a questi rifugiati ciò di cui hanno bisogno, in particolare padelle e posate.

 

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