Il Lugano a Vaduz dovrà rinunciare anche a Rossini in attacco: toccherà a Sunsjar
LUGANO - La sconfitta per 5-3 patita domenica a Zurigo e la trasferta di sabato nel gelo di Vaduz sono state al centro della conferenza stampa settimanale che Zdenek Zeman ha tenuto venerdì mattina a Cornaredo. Si é partiti dai black-out nei quali ogni tanto incorre la squadra. "La prestazione é una cosa, il risultato un'altra. A Zurigo abbiamo preso malamente il primo gol e poi altre due reti su azione di calcio d'angolo, anche lì per mancanza di concentrazione. Poi la prestazione globale non é stata male, abbiamo giocato le stesse palle dell'avversario ed effettuato il medesimo numero di tiri. Quindi il nostro problema é che non riusciamo a mantenere la concentrazione sull'arco di novanta minuti e su palle semplici".
Piccinocchi: “Siete voi che ritenete determinante l'assenza di questo o quel giocatore. Noi non parliamo dei singoli. Ho 24 elementi a disposizione e tutti possono ricoprire i ruoli degli assenti. Penso di avere una rosa abbastanza equilibrata senza giocatori inutilizzabili per limiti tecnici. Poi c'è Bottani che ha sicuramente qualcosa in più ma si può giocare anche senza di lui e l'abbiamo dimostrato”.
Sunsjar: “L'ho già detto la settimana scorsa. È il ragazzo che secondo me é migliorato maggiormente, forse perché era arrivato male. Ha quindi fatto molti passi avanti. Ha avuto finora poche possibilità di farsi vedere, penso che sia pronto per aiutarci in questo momento, anche considerando che non avremo a disposizione Rossini e che Josipovic mi serve per ricoprire un altro ruolo”.
Terreno ghiacciato: “La neve, il freddo e il ghiaccio sono rischi del calcio invernale e fanno parte del gioco. Le condizioni saranno uguali per ambedue le squadre e bisognerà vedere chi si adatterà meglio”.
Esame di maturità'?: “Desidero vedere una squadra concentrata e che sa quello che fa e perché lo fa; al momento questo non ci riesce sempre”.
Partita decisiva?: “Quella di Vaduz é una partita come lle altre. Dobbiamo giocare gara dopo gara, poi si vince e si perde e finora a noi é successo più di uscire sconfitti che vittoriosi. Dobbiamo provarci con tutti gli avversari sapendo che sono tutti di buon livello. Non dico che la dobbiamo prendere come se affrontassimo il Barcellona, ma nemmeno sottovalutare il Vaduz. Visto il grande equilibrio di questo campionato una sola partitpartita non può essere fondamentale specie in questo momento. Magari a fine stagione ci potranno mancare i punti non fatti qui o là ma non ci si può pensare ora.
Portieri: “Una partita con un errore non basta a decidere di cambiare portiere. Ce ne vogliono diverse per confermare o smentire una scelta”.
Solidarietà in campo: “I concetti richiamati dal presidente dopo la gara di Zurigo sono la base del calcio. Succede per tutte le squadre: se non ci si mette a lavorare insieme e a sacrificarsi l'uno per l'altro é difficile poter ottenere risultati. Con questa squadra non mi posso lamentare dell'impegno fisico, semmai abbiamo mancanze sul piano mentale con dei vuoti. Ci sono giocatori che in qualche frangente si vede che non sono in partita. La concentrazione é allenabile e la alleniamo ma evidentemente siamo ancora indietro”.
Gestire le partite: “Non sono tra quelli che parlano di gestire le partite, dico che le squadra deve sempre giocare e fare quello che può. Poi ci sono gli avversari che magari ti obbligano a fare certe scelte difensive o offensive. Ma desidero che i miei giocatori imparino a leggere quello che succede sul terreno. Se c'è un centrocampista avversario che ci crea problemi e il mio centrocampista non se ne accorge, é grave”.
Mercato: “È normale che alla fine della prima parte della stagione ci sia chi si muove, succede in tutte le squadre. Finché non so chi arriva non posso esprimermi su eventuali partenze. Ho tre ruoli nei quali desidererei dei rinforzi ma se non sarà possibile continueremo così”.
Torna Malvino?: “Ne sapete più voi giornalisti di me. Nessuno mi ha detto niente in proposito. Ho avuto il giocatore all'inizio della preparazione quando fece capire che se ne voleva andare. Quindi valutazioni su Malvino non ne posso fare salvo prendere atto che tutti dicono che l'anno scorso aveva fatto molto bene”.