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L'OSPITE"Locarno, sveglia prima che sia troppo tardi: ora gli uomini li hai"

10.10.12 - 10:31
Arno Rossini ha analizzato la crisi attraversata dalle bianche casacche: "Sono con le spalle al muro. Ora che hanno fatto innesti importanti il mister dovrà farli rendere come possono. Altrimenti sarà la fine"
Ti-Press
"Locarno, sveglia prima che sia troppo tardi: ora gli uomini li hai"
Arno Rossini ha analizzato la crisi attraversata dalle bianche casacche: "Sono con le spalle al muro. Ora che hanno fatto innesti importanti il mister dovrà farli rendere come possono. Altrimenti sarà la fine"
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LOCARNO – L’ultima sconfitta è quella che fa più male di tutte. Vuoi che era un derby, vuoi che era uno scontro diretto, vuoi che, dopo i recenti miglioramenti, ci si attendeva di più: l’1-3 incassato dal Chiasso, per di più in casa, ha lasciato il segno in quel di Locarno. Le bianche casacche, già costrette a fare i conti con una situazione complicata, da domenica sono davvero con le spalle al muro: senza possibilità di errare ancora.

“Ero presente al Lido – ha ammesso Arno Rossini, tra le altre cose anche ex della società del presidente Gilardi – e ho assistito a una partita tra una squadra grintosa, caparbia, determinata e un’altra molle e priva di mordente. Che il Chiasso avrebbe finito col vincere lo si era capito già a metà primo tempo”.

La sconfitta mette la parola "fine" al campionato del Locarno?
“Questo no, assolutamente, però è chiaro che a questo punto di tempo per migliorare non ce n’è più: con una classifica del genere il Locarno deve cominciare a vincere se vorrà continuare a pensare alla salvezza. Altrimenti sarà dura”.

A inizio anno le ticinesi che si sono sfidate al Lido erano indicate come due tra le papabili alla retrocessione. Una, quella rossoblù, non è praticamente mai stata in fondo alla classifica e ora, addirittura, è a un tiro di schioppo dal secondo posto. L’altra quella bianca, non ha mai ingranato e ora langue in fondo al gruppo. “La prima, con Bordoli, ha cominciato con le idee chiarissime, puntando subito sulla difesa a tre e ottenendo immediatamente buoni risultati. Nella seconda invece, anche per la giustissima politica di puntare sui giovani, non si è mai trovata continuità”.

La politica dei giovani. Quasi un obbligo a queste latitudini. Ma ora i giocatori di “peso” sono arrivati anche al Lido.
“Ora Maccoppi ha una rosa competitiva. Sicuramente non la peggiore della categoria e, quindi, non da ultimo posto. Poter puntare su Edu (lasciando in panca Pacarizi), schierare giocatori del calibro di Martignoni e Panizzolo, dovrebbe assicurare quella qualità indispensabile per vincere le partite. Il problema, tuttavia, non sta nelle doti dei calciatori…”.

E dove va ricercato?
“In più di un’occasione il Locarno ha completamente “bucato” la partita sotto l’aspetto mentale. Senza voglia e cattiveria agonistica anche le squadre migliori non fanno molta strada. Puntando sul dialogo e analizzando le controprestazioni il mister dovrebbe, anzi dovrà, riuscire a scuotere i suoi. Il Wohlen non è lontanissimo ma, per continuare a sognare la salvezza, i bianchi non possono più perdere tempo: entro la sosta natalizia dovranno averlo raggiunto o avvicinato. Altrimenti, poi, tutto sarà più complicato”.

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