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Dal MondoCina: legge antisecessione, dure proteste presidente Taiwan

16.03.05 - 11:11
Cina: legge antisecessione, dure proteste presidente Taiwan

PECHINO - Il presidente taiwanese Chen Shui-bian ha tuonato oggi contro la legge antisecessione approvata lunedì scorso dal Parlamento cinese. Nella sua prima reazione pubblica, Chen ha definito la legge "antidemocratica" e "guerrafondaia" e ha affermato che avrà il risultato di "approfondire le divisioni" tra la Cina e Taiwan.

La nuova legge autorizza l' esercito cinese ad attaccare l'isola se questa farà ulteriori passi verso una dichiarazione formale di indipendenza. "Nonostante che la comunità internazionale abbia espresso in modo quasi unanime le sue serie preoccupazioni...la Cina...ha voluto lo stesso approvare questa legge d' invasione", ha detto il presidente taiwanese. "Qualsiasi mezzo antidemocratico e qualsiasi mezzo non pacifico, qualsiasi siano le scuse che vengono addotte, non può essere tollerato dalla comunità internazionale", ha aggiunto.

L'approvazione del testo, che parla dell'uso di "mezzi non pacifici" per riunire Taiwan alla madrepatria, è stata criticata dagli Usa e dal Giappone. Il segretario di Stato americano Condoleezza Rice, che ha iniziato oggi una importante missione in Asia che si concluderà con una visita in Cina domenica e lunedì prossimi, ha invitato l'Ue a riconsiderare l'opportunità di togliere l'embargo sulla vendita di armi a Pechino in vigore dal 1989, dopo il massacro di studenti a piazza Tiananmen. La maggior parte dei paesi dell'Unione, tra cui l'Italia, si sono dichiarati favorevoli alla revoca dell'embargo.

Taiwan è separata di fatto dalla Cina dal 1949, quando vi trovarono rifugio i dirigenti del Partito Nazionalista (Kuomintang) sconfitti nella guerra civile dai comunisti di Mao Zedong.

Nel suo discorso Chen Shui-bian ha aggiunto che l'evocazione di un attacco militare ha portato "una grande nuvola nera sullo Stretto di Taiwan" ed ha confermato che il suo partito, il Partito Democratico Progressista (Pdp), organizzerà una manifestazione di protesta alla fine di marzo. Il presidente del Parlamento Wang Jin-pyng, che è anche un alto dirigente del Kuomintang, oggi il principale partito di opposizione, ha condiviso il giudizio del presidente, affermando che l'approvazione della legge "ha fatto immediatamente innalzare la tensione". Wang, il cui partito ha una posizione relativamente morbida verso Pechino, ha aggiunto che Taiwan deve "reagire con razionalita"' e che "non è veramente necessario" rispondere con una legge "antiinvasione" come proposto dal Pdp.

ATS
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