Undici tracce alt-country, in bilico tra reale e surreale, immaginazione e illusione
NASHVILLE (TENNESSEE) - A tre anni dal disco di esordio, “Feathers & Fishooks” (Ato Records, 2012), il 14 agosto Rayland Baxter (voce, chitarra) ha dato alle stampe il suo secondo album, “Imaginary Man”, tuttora tramite Ato Records.
Undici tracce, undici gemme alt-country oriented, in bilico tra il reale e il surreale, tra l’immaginazione e l’illusione – co-prodotte da Adam Landry (Deer Tick, Diamondo Rugs) ed Eric Masse (Andrew Combs, Robert Ellis) – che Rayland ha registrato nella sua città natale, Nashville, munendosi anche dell’apporto di suo padre, il polistrumentista Bucky Baxter (pedal steel), il quale, nel corso degli anni, ha accumulato un numero indefinito di collaborazioni, fornendo contributi, tra gli altri, a Bob Dylan (“Unplugged”, Columbia, 1995), R.E.M. (“Green”, Warner, 1988) e John Henry (“Trampoline”, Mammoth Records, 1996).
Infos: raylandbaxter.com