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TARGETLibrerie, case editrici, scrittori: cosa fare per avere successo online

29.07.20 - 13:45
Ecco come chi fa delle parole una ragione di vita (e business) può emergere in rete, ottenendo più vendite e visibilità
foto Freepik / Racool_studio
Librerie, case editrici, scrittori: cosa fare per avere successo online

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Ecco come chi fa delle parole una ragione di vita (e business) può emergere in rete, ottenendo più vendite e visibilità

Partiamo da un importante presupposto, che ci fa onore e ci incoraggia a fare ancora di più per l’editoria: la percentuale di lettori in Svizzera è piuttosto alta. Secondo un sondaggio dell’Ufficio Federale di Statistica del 2017, infatti, l’83% della popolazione legge almeno un libro all’anno, sia in formato cartaceo che e-book, digitale.

Otto svizzeri su dieci, quindi, dedicano alla lettura di libri una quantità di tempo molto più elevata rispetto ad altri Paesi, come la Francia e l’Austria, che si fermano al 73%, e la Germania, al 79%. Un dato che ci fa capire quanto, con la giusta prospettiva, il mercato editoriale abbia un grande potenziale soprattutto a livello locale, facendo appello a un pubblico di consumatori reattivo, orgoglioso e appassionato.

Ci siamo chiesti, di conseguenza, come potremmo cogliere tutte le occasioni che ci offre una situazione tanto positiva, attraverso gli strumenti che ci mette a disposizione il digital marketing. Individuando, naturalmente, quelli che meglio si prestano al contesto e che potrebbero accelerare la promozione di autori e la diffusione di libri e librerie. Vediamone insieme alcuni.

 

    • 1) La visibilità che non ti aspetti: i book influencers

Ebbene sì: così come ci sono gli influencers che si occupano di cosmetica e di abbigliamento, stanno ottenendo un grande successo quelli che leggono e consigliano libri.

I canali che utilizzano sono gli stessi dei loro colleghi: dai video su Youtube ai post su Instagram, si prendono carico di registrare brevi recensioni o scrivere commenti sui libri che leggono, consigliandoli o sconsigliandoli di conseguenza ai loro numerosi followers.

Aderire a questo filone sarebbe una mossa di marketing solo ufficiosamente innovativa: il trend di popolarità dei book influencers, tecnicamente, è cominciato ormai anni or sono fin dai primi blog letterari, che hanno proposto un’inedita concorrenza alle più classiche recensioni scritte dai giornali, è esploso nel periodo di lockdown, con l’iniziativa/hashtag #ioleggoacasa. Sono infatti divenuti fondamentali per gli editori, perché sono capaci di creare dei veri e propri flussi di acquisto verso un titolo. Alcune case, addirittura, organizzano eventi (adesso online) diretti solo a loro per parlare dei libri in uscita.

Gli influencers letterari di oggi sono, inoltre, un vettore prezioso specialmente per chi si occupa di libri per ragazzi (che già gode di buona salute), ma soprattutto dei titoli generalmente apprezzata dalla fascia 18-25 anni, o dei giovani adulti. Uno dei loro pregi, infatti, rispetto alle grandi firme editoriali, è il fatto che riescano a comunicare agevolmente anche con questi target, non sempre facilmente raggiungibili con efficacia, specialmente sui temi riguardanti cultura e lettura.

 

    • 2) Organizzare reading e incontri con l’autore in diretta sui social

Gli eventi letterari attirano in libreria molti appassionati, ma risentono delle limitazioni legate ai business locali: la necessità della prossimità geografica, il doversi spostare in un luogo fisico e dell’instabilità legata al Covid-19. Perché, quindi, non organizzarli online, promuovendo la partecipazione in rete sia di un autore, che di lettori, che dei suoi potenziali fan?

Il pubblico raggiunto mediante delle Facebook live, ad esempio, sarà molto più ampio, giungeranno e potranno essere moderati al meglio molti feedback/domande/interazioni dei lettori e, a chi acquisterà il libro - sempre sul web - durante l’incontro con lo scrittore potrà essere inviata a casa una copia firmata con dedica.

Un modo per differenziarsi dalle grandi librerie che spopolano in rete, da Amazon a IBS, che va però opportunamente organizzato, analizzando il seguito degli autori, rinforzato con inserzioni a pagamento ben targetizzate, e mediante la realizzazione di una - pur piccola - piattaforma e-commerce proprietaria.

 

    • 3) Permettere l’acquisto dei libri anche online, creando valore aggiunto

Abbiamo perso il conto delle parole spese a celebrare la versatilità degli e-shop. Leggendo varie analisi di altrettanti esperti, è facile pensare che la tendenza ad acquistare online, aumentata vertiginosamente in questi mesi per ragioni di necessità, non tornerà ai volumi del pre-Covid. Anzi, si stabilizzerà su livelli più alti dei precedenti, avendo fidelizzato i vecchi utenti e raggiunto nuovi affezionati.

È in quest’ottica di attenzione ai trend futuri che si deve collocare chi si occupa di editoria, dalle case editrici vere e proprie alle librerie locali. Procurarsi e gestire una piattaforma e-commerce, per finalizzare iniziative a valore aggiunto come quelle protagoniste del punto 2, infatti, è ormai diventato relativamente semplice. È possibile affidarsi a CMS totalmente o parzialmente gratuiti, come Shopify o Woocommerce; è possibile implementare nelle nostre pagine social le funzioni “vetrina”, che daranno visibilità alle idee di lettura da proporre agli utenti; è possibile dare spessore alla propria scheda Google My Business o crearla, evidenziando i libri in listino, con relativi prezzi ed eventuali offerte/sconti.

Consultando le statistiche su come i nostri utenti si comportano e acquistano, si può godere di un ulteriore vantaggio: quello di proporre, mentre fanno shopping online, titoli che probabilmente interessano loro, sulla base di quelli che hanno visto o comprato, combinati con altri volumi simili, mediante un’offerta basata su un “bundle”.

Per le case editrici, infine, è possibile affidarsi a chi distribuisce libri in rete da moltissimi anni, risparmiando buona parte dei costi da sostenere, ma cedendo percentuali rilevanti dei propri ricavi, mentre gli scrittori possono provare a sganciarsi dagli editori autopubblicandosi. Si tratta di una mossa che consente di liberarsi dal cedere troppe royalties, ma che implica un costo pubblicitario importante, da sostenere da soli: una mossa rischiosa, da valutare soprattutto se già conosciuti. Moltissime possibilità sono accessibili, su internet, dunque, purché ci si assicuri di avere le giuste risorse da investire, e ci si affidi, laddove necessario, alla consulenza di esperti.

 

    • 4) L’agenzia letteraria: visibilità consapevole per autori ed editori, anche offline

A tal proposito, una realtà con la quale autori ed editori devono sempre più confrontarsi sono le agenzie letterarie, che in termini promozionali possono risultare un asso nella manica, sia online che attraverso canali pubblicitari più “tradizionali”. Nate alla fine dell’Ottocento nel mercato anglosassone, dove oggi giocano un ruolo decisivo, nell’Europa continentale hanno faticato per decenni prima di veder riconosciuta la loro importanza dagli addetti ai lavori.

Il compito delle agenzie letterarie è duplice: da un lato, ricercano con cognizione di causa un editore disposto a pubblicare l’opera del loro cliente; dall’altro, affiancano l’autore dal momento in cui l’editore accetta di pubblicare il testo fino alla sua vendita e alla sua promozione. Ciò significa che un agente letterario ha il potere di intervenire sulle decisioni editoriali che riguardano non solo la lavorazione del libro prima della sua uscita, ma anche la sua pubblicizzazione e distribuzione.

L’agente letterario conosce il mercato editoriale a menadito, in entrambe le sue accezioni: “classico” o cartaceo, e digitale. Può essere, quindi, un grande aiuto per gli autori che, soprattutto se esordienti, possono farsi trascinare da logiche e decisioni che in realtà non valorizzano abbastanza la propria opera. Può essere altresì di aiuto, insieme a degli esperti di digital marketing come noi, per editori che necessitano di supporto per promuovere i titoli di prossima pubblicazione.

Alcuni esempi di agenzie letterarie? Mohr Books per chi scrive o pubblica in lingua tedesca, Grandi e Associati, Bennici&Serianni e Agenzia Viaticum per chi lo fa in lingua italiana.

 

Che cosa ne pensate di questi pochi suggerimenti? Apprezziamo i libri perché sono una delle massime espressioni di ingegno, sapere e creatività, che stanno anche alla base del nostro lavoro nell’ambito del marketing e della comunicazione. Ecco perché delle strategie di promozione online vincenti non devono essere solo appannaggio di poche grandi realtà, e possono essere adattate anche alle attività con un raggio d’azione abitualmente più ristretto: se gestite una libreria o una piccola casa editrice, o se avete scritto un libro, potete contattarci subito per una consulenza gratuita. Capiremo insieme come promuovere al meglio ciò che proponete, e restituirvi il giusto valore in termini di vendite e visibilità.

 

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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