Demi Moore: l'arte di essere autentici

A colloquio con un'icona di Hollywood, dalla bellezza senza età
Icona di un'intera generazione e simbolo di una bellezza che sfida il tempo, Demi Moore si racconta in un'intervista intima e profonda. In questo dialogo esclusivo, l'attrice svela la donna dietro i riflettori, condividendo una visione potente sull'importanza di essere autentici e di perseguire la propria versione dell'eccellenza. La sua storia è un inno al coraggio e alla forza interiore, valori che noi di Excellence celebriamo ogni giorno.
Nell'immaginario collettivo è la dolce ragazza di Ghost, il soldato Jane del film omonimo, la ballerina di Striptease, l'ex moglie di Bruce Willis (con cui continua ad avere un bellissimo rapporto). Ladies & Gentlemen, Demi Moore.
Protagonista di film le cui scene rimangono scolpite nella storia del cinema, Demi Moore è una donna senza età. Bella, intelligente, realista, parla apertamente della sua vita di attrice e di donna. La sua sbalorditiva interpretazione in The Substance, ha fatto sì che i riflettori di Hollywood, e non solo, siano puntati nuovamente su di lei. Ironia della sorte, il film affronta il tema di quell'eterna giovinezza da sempre anelata dalle star, vuoi per vanità, vuoi per necessità. Tutto ruota attorno a quella stessa perfezione che le è sempre stata richiesta dal grande schermo.
«Lungo la mia carriera mi sono state fatte diverse pressioni; mi è stato chiesto di perdere peso, di uniformarmi ad un ideale di bellezza quasi impossibile da raggiungere. Ma noi non siamo un ideale, siamo reali! Dovremmo solo tendere ad essere la migliore versione di noi stessi. Questo sì!».
Cosa vedi oggi quando ti guardi allo specchio? Cosa è cambiato nel tuo rapporto col corpo?
«Mi accetto esattamente così come sono! Certi giorni mi guardo allo specchio e mi piaccio. Altri giorni mi piaccio un po' meno. Il viso non è come vorrei, la pelle non è come vorrei… ma lo accetto, mi dico, va bene così! È meglio accettare e dare valore a ciò che siamo, piuttosto che sprecare le nostre energie focalizzandoci sulla mancanza, su ciò che non siamo o non abbiamo, alla ricerca di qualcosa che probabilmente non otterremo mai perché non ci appartiene».
Hai dei capelli lunghissimi, corvini, sembrano seta. Nel film Soldato Jane c'è una scena iconica in cui li tagli a zero in diretta. Cosa hai provato in quel momento?
«Ricordo l'adrenalina. Ormai dovevo farlo. Era un passaggio fondamentale del film. Ero tranquilla, risoluta, provavo una sorta di calma dei pazzi. Da quel momento ho deciso che li avrei fatti crescere a dismisura. Mi piacciono i capelli lunghi. Chi ha detto che ad una certa età vadano per forza tagliati? Chi ha deciso che una donna over cinquanta debba portare i capelli corti o sopra le spalle? Nessuno, dico nessuno, può dirti come devi gestire te stesso. Sei tu il tuo padrone. Ed io ho scelto di essere me stessa».
Sagge parole. In cos'altro sei cambiata?
«Ho cambiato l'ordine delle mie priorità. Prima di me vengono la mia famiglia e le mie figlie. Coltivo la serenità mentale. Col tempo ho acquisito una mia centratura. Prima, da ragazzina, al mio esordio sullo schermo, mi bastava davvero poco per perdere l'equilibrio».
Non l'avrei detto, sei sempre sembrata molto sicura di te.
«Sono un'attrice. Lo facevo credere a tutti. Ma la realtà era molto diversa. Ero fragile, insicura, non mi piacevo. Il viso mi sembrava troppo paffuto, non avevo zigomi… adesso non so cosa darei per un po' di carne in più nei punti giusti!».
Quando ti vedi sullo schermo ti piaci, sei soddisfatta di te?
«Come quasi tutti gli attori, non amo rivedermi. Ma sono contenta se faccio un buon lavoro».
Per The Substance hai vinto il SAG Awards come miglior attrice protagonista e sei stata candidata all'Oscar nella medesima categoria. Da uno a dieci, quanto sei fiera di te?
«Undici! Perché è stato un viaggio psicologico intenso, ma bellissimo. Un dialogo serrato e intimo tra me e me…».
Immagina di incontrare te stessa all'inizio della tua carriera. Che consiglio daresti alla piccola Demi?
«Le direi semplicemente che è tutto ok. Che va tutto bene. Che va bene commettere errori, va bene sbagliare, va bene essere spaventati. La rassicurerei dicendole di avere fiducia, perché se oggi, a 61 anni, vivo il periodo più bello della mia vita, colmo di gioia e gratitudine, lo devo a lei».
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La storia di Demi Moore è una potente testimonianza di eccellenza e autenticità, valori che sono al centro della filosofia di Excellence. Se anche tu sei innamorato delle storie di successo, di chi ha il coraggio di essere sé stesso e di chi, come noi, crede nella bellezza come motore del mondo, allora sei pronto per unirti alla famiglia di Excellence.
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