La società farmaceutica ha registrato una perdita netta di 35.4 milioni nel 2016
LIESTAL - La società farmaceutica Santhera è precipitata nelle cifre rosse lo scorso anno, con una perdita netta di 35,4 milioni di franchi, dopo l'utile di 5,9 milioni conseguito nell'esercizio precedente.
Il deteriorarsi della situazione è dovuto alla crescita delle spese per la ricerca e lo sviluppo e ai costi di commercializzazione, indica la società con sede a Liestal (BL). Negativo anche il risultato operativo, fissatosi a -33,1 milioni, dopo il passivo di 23,9 milioni di dodici mesi prima.
Le uscite sono state pari a 48,6 milioni (+21,5 milioni), di cui 17,7 milioni per lo sviluppo e la ricerca. Il volume d'affari - il dato è già stato pubblicato alla fine di gennaio - si è attestato a 19 milioni di franchi, in aumento del 340% annuo.
Santhera produce il farmaco Raxone, un trattamento contro la neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON), una malattia neurodegenerativa del nervo ottico. Il medicinale è commercializzato in 15 Paesi dell'Unione europea, ma il giro d'affari è stato realizzato soprattutto in Germania e Francia. Le vendite hanno messo a segno una forte accelerazione nella seconda metà dell'anno.
A fine esercizio Santhera disponeva di mezzi liquidi pari a 100,8 milioni, una somma che offre alla società una «flessibilità finanziaria» a sostegno dei futuri sviluppi. Per il 2017 la società calcola che il farmaco Raxone genererà un fatturato compreso tra 21 e 23 milioni di franchi.