L'incredibile storia di Chloe, appassionata di tablet e robot: ha inviato una lettera scritta a mano a Mountain View e ha ricevuto risposta da Sundar Pichai
HEREFORD - La passione le è venuta giocando con il tablet. «Cosa voglio fare da grande», ha risposto un giorno al padre che le domandava per curiosità. «Voglio lavorare per Google». Poi ha preso carta e penna e alla vecchia stregua, con la sua grafia infantile, ha scritto al «dear Google boss», raccontando di sé e del suo desiderio.
La sorpresa è giunta datata 3 febbraio: giorno in cui dagli uffici di Mountain View è stata compilata, stavolta a computer ma con firma autografa, una lettera in cui si invitava Chloe, 7 anni appena, a coltivare la sua passione per la tecnologia. «E inviami un curriculum quando avrai finito la scuola», l'ha incoraggiata niente meno che il ceo Sundar Pichai.
Felice e fiero più di tutti il papà, Andy Bridgewater, che ha subito postato lettere e notizia su LinkedIn: a raccontare l'intraprendenza della sua bambina, che s'è guadagnata tale riconoscimento. «Penso che se continuerai a lavorare sodo e a inseguire i tuoi sogni, potrai realizzarli tutti: che si tratti di essere assunta da Google o di nuotare alle Olimpiadi», potrà leggere e rileggere fino a quel giorno in cui, ormai grande, magari le medesime parole se le sentirà dire dal vivo, da Pichar in persona.