L'utile operativo Ebit è diminuito del 17% a 2,82 miliardi di dollari, quello 'core' si è contratto dell'8%, a 3,69 miliardi di dollari, in particolare per il calo delle attività nelle divisioni Sandoz (farmaci generici) e Consumer Health (trattamenti senza prescrizione medica), indica Novartis in un comunicato odierno. Buoni invece in risultati per le divisioni Alcon e Pharmaceuticals.
In quest'ultima - la maggiore attività di Novartis - il fatturato è cresciuto del 2%, a 7,8 miliardi di dollari. Solo i medicinali Lucentis, Tasigna, Afinitor e Gilenya, introdotti nel 2007, hanno generato un giro d'affari di 2,6 miliardi di dollari.
Le cifre pubblicate stamane sono al di sotto delle attese degli analisti interrogati dall'agenzia AWP, tranne per quanto riguarda il fatturato della divisione farmaceutica. Il giro d'affari totale era visto a 13,88 miliardi, quello della divisione Pharma a 7,75 miliardi. Il 'core' Ebit era stato pronosticato a 3,74 miliardi.
La Novartis ha confermato le previsioni per l'intero anno, con un giro d'affari che dovrebbe rimanere ai livelli del 2011. La crescente concorrenza nel campo di importanti farmaci da parte di generici e la pressione sui costi sanitari tuttavia avranno un impatto sulla redditività, scrive il gruppo basilese nella nota.
Joe Jimenez, presidente della direzione, afferma di avere fiducia nei nuovi preparati, in particolare nel Gilenya, per la cura della sclerosi multipla. Oltre a tale farmaco, che nel primo trimestre ha generato un fatturato di 250 milioni di dollari, ci sono altri otto nuovi medicinali che dovrebbero registrare una crescita nel corrente anno.
Sandoz ha subìto una contrazione dei ricavi del 10% nel primo trimestre, a 2,1 miliardi di dollari. Anche tale divisione nel corso dell'anno dovrebbe registrare una ripresa, ha detto il Ceo in una conferenza telefonica.
La flessione del 19% rilevata per la divisione Consumer Health è dovuta al blocco della produzione negli stabilimenti di Lincoln, nel Nebraska (USA). In maggio le attività dovrebbero ricominciare.