I lavoratori riuniti nella città federale hanno manifestato l'intenzione di battersi a fondo: in particolare hanno pianificato una serie di azioni sui cantieri durante l'estate e una manifestazione nazionale il 24 settembre a Berna. Se tutto ciò non dovesse bastare, non si escludono scioperi alla fine dell'anno. "L'astensione dal lavoro interverrebbe però solo se le trattative dovessero rischiare il fallimento", ha detto all'ATS la portavoce di Syna Sandra Leis. Dal canto suo, il portavoce di Unia Nico Lutz ha sottolineato che il CCL in vigore fino alla fine dell'anno prescrive la pace del lavoro.
I sindacati chiedono principalmente un'estensione della protezione dei lavoratori in caso di infortunio e malattia. Unia e Syna sono pure assolutamente contrari a un pensionamento posticipato oltre i 60 anni e ad una rimessa in discussione dei salari minimi. Dal canto loro, gli impresari affermano che, malgrado commesse abbondanti, i margini di guadagno si fanno sempre più esigui. Questa situazione dipende dalla concorrenza che opera esclusivamente a livello dei prezzi.