Poco prima di mezzanotte UBS ha annunciato che offrirà a un ristretto gruppo di investitori istituzionali 293'258'050 nuove azioni provenienti dal capitale autorizzato a un prezzo di 13 franchi per azione. Ieri alla Borsa svizzera il titolo ha chiuso a 13.97 franchi.
Il Consiglio federale ha accolto positivamente il "rafforzamento della base di capitale di UBS". In un comunicato odierno, il Dipartimento federale delle finanze afferma che, nell'interesse della banca, "si è pronunciato a favore di una restrizione di vendita fino al 4 agosto delle azioni che risulterebbero dal prestito obbligatoriamente convertibile della Confederazione".
La raccolta di fondi contribuisce a rafforzare la fiducia nell'UBS e nella piazza finanziaria svizzera, opinione condivisa dalle autorità di sorveglianza, scrive la banca. "L'UBS prende tale misura per approfittare delle attuali opportunità del mercato. Essa non è legata a un avvenimento specifico", sottolinea nella nota.
In base a risultati preliminari per i mesi di aprile e di maggio e di una stima dei risultati di giugno, la banca anticipa una perdita netta per il secondo trimestre. Tra gennaio e fine marzo la banca aveva subito un rosso di quasi 2 miliardi di franchi.
La prevista perdita in gran parte è imputabile a rettifiche di valore su propri impegni e ai costi di ristrutturazione già resi noti. Il risultato operativo del periodo aprile-giugno dovrebbe essere migliore rispetto a quello dei tre mesi precedenti, grazie in particolare alla situazione rivelatasi più favorevole sui mercati per l'Investment Banking e ai minori ammortamenti e perdite sulle posizioni a rischio ancora in portafoglio. Nel secondo trimestre, finora, l'afflusso netto di fondi è stato negativo nella gestione patrimoniale, osserva la banca.