La moda del “Veganuary” fa impazzire Usa e Regno Unito. E da noi? I dettaglianti un po' ci sperano con offerte ad hoc per tutto il mese
ZURIGO - Anno nuovo e tempo di buoni propositi. E nel mondo anglosassone tengono banco due impegni in particolare: il “Dry January“ (“Gennaio asciutto“, ndr.) per un mese intero senza alcool, e il “Veganuary” (che in italiano suona più o meno come “Vegannaio“, ndr.)
Stando alla Associazione Svizzera dei Vegani sarebbero almeno 4'723 gli svizzeri che si sono iscritti al “Veganuary” - nato nel Regno Unito nel 2014 - e quindi, verosimilmente, non consumeranno prodotti di origine animale. Lo conferma la stessa associazione in un comunicato stampa di ieri.
Complice il dibattito sul clima, unito al salutismo e alla persuasione dei social network, per il veganismo è un momento di popolarità estrema: si adattano i fast food, che una volta erano territorio di caccia esclusivo dei carnivori, con gli hamburger di "carne veg" e pure i supermercati con un'offerta sempre più variegata.
Non è quindi un caso che proprio per questo primo mese del 2020 anche i dettaglianti elvetici abbiano la loro da dire.
Coop, conferma 20 Minuten, metterà in saldo ogni settimana un prodotto vegano differente e ne lancerà due nuovi (non è detto sapere quali). È prevista anche una campagna social a suon di ricette.
Azioni ad hoc previste anche dai chioschi Avec che utilizzerà una serie di adesivi per indicare più facilmente i prodotti senza ingredienti animali.
Un po' più cauto l'approccio di Migros che, stando all'Associazione Svizzera dei Vegani, aveva inizialmente mostrato interesse per l'iniziativa per poi però fare un passo in dietro. Contattata, l'azienda ha confermato che si occuperà dell'argomento sulla carta stampata. Per quanto riguarda l'offerta, attualmente i prodotti disponibili nelle filiali sarebbero «già 347».