L’incertezza seguita alla Brexit ne avrebbe già determinato un calo, lamentano i datori di lavoro
LONDRA - Il clima d’incertezza seguito al voto sulla Brexit e l’incognita delle negoziazioni con Bruxelles starebbero già producendo effetti sul mercato del lavoro britannico. Un nuovo studio rileva infatti come il numero di europei in cerca di lavoro nel Regno Unito sia in calo, mettendo in difficoltà settori che si sono finora tradizionalmente affidati a questo tipo di manodopera.
Sono in particolare i datori di lavoro dell’alimentare, manifatturiero, sanitario e dell’ospitalità a lamentare problemi di reclutamento, rileva il “Labour Market Outlook”, analisi basata su interviste a più di 1’000 datori di lavoro promossa dal Chartered Institute of Personnel and Development (Cipd) e dal Gruppo Adecco. Oltre a una contrazione del numero di cittadini Ue in cerca di lavoro, 1 imprenditore su 4 segnala altresì la volontà dei suoi attuali collaboratori provenienti da altri Paesi europei di lasciare l’azienda o il Regno Unito entro il 2017.
«Ciò sta creando sfide significative nell’ambito del reclutamento in settori che storicamente si sono affidati a forza lavoro non britannica per riempire le posizioni», ha spiegato al Guardian Gerwyn Davies, consigliere del mercato del lavoro presso il Cipd. «Con una carenza di competenze e forza lavoro destinata a continuare c’è il rischio che molti posti vacanti rimangano tali, risvolto che potrebbe agire come un freno sulla crescita del Regno Unito negli anni a venire», aggiunge.