Nessuna condanna da parte della premier britannica nei confronti dell'ordine esecutivo del presidente americano
LONDRA - La premier britannica Theresa May si è «rifiutata di condannare» l'ordine esecutivo di Donald Trump sullo stop agli ingressi negli Stati Uniti deciso per tre mesi per i cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmani. Lo scrive il sito di Sky News precisando che nel corso della conferenza stampa ad Ankara con il premier turco Binali Yildirim, May ha "schivato" le domande dei giornalisti.
"Pressata" dai reporter la premier britannica ha poi affermato che «gli Usa sono responsabili della loro politica sui respingimenti, così come il Regno Unito lo è sulla propria».
Poco prima della conferenza stampa l'ex leader laburista Ed Miliband aveva chiesto a May di prendere posizione contro la politica sulle restrizioni ai viaggi decisa da Trump e su Twitter aveva scritto: «La premier dovrebbe dire adesso che l'ordine esecutivo di Trump è ripugnante. Non dire nulla è come essere complici».