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MYANMARRohingya: «Aung Suu Kyi non ha prevenuto i crimini»

27.08.18 - 10:58
Lo sostiene il rapporto della Missione d'inchiesta indipendente dell'Onu sulla Birmania
Keystone
Rohingya: «Aung Suu Kyi non ha prevenuto i crimini»
Lo sostiene il rapporto della Missione d'inchiesta indipendente dell'Onu sulla Birmania

GINEVRA - La leader birmana Aung San Suu Kyi «non ha usato la sua posizione di capo del governo de facto, né la sua autorità morale, per arginare o impedire gli eventi in corso nello stato di Rakhine» contro i Rohingya, sostiene il rapporto della Missione d'inchiesta indipendente dell'Onu sulla Birmania.

Le autorità civili birmane - si legge nel documento - avevano poco margine, ma «attraverso le loro azioni e omissioni, le autorità civili hanno contribuito alla commissione dei crimini atroci».

«I militari siano incriminati per genocidio» - I leader militari birmani devono essere incriminati per genocidio e crimini di guerra contro la minoranza musulmana dei Rohingya. Lo scrive in un rapporto la missione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite creata nel marzo 2017.

Secondo la missione d'inchiesta, ad essere indagato e perseguito deve essere anche il comandante in capo Min Aung Hlaing.

La missione d'inchiesta ha tra l'altro documentato uccisioni di massa, stupri ed altre gravi violazioni nei confronti dei musulmani Rohingya da parte dei soldati negli stati di Rakhine, Kachin e Shan.

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