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IRLANDA DEL NORD / SCOZIALa gioia del nulla...

03.09.13 - 08:30
Secondo album per il cantautore nordirlandese Foy Vance
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La gioia del nulla...
Secondo album per il cantautore nordirlandese Foy Vance

BELFAST - Il 23 agosto Foy Vance ha dato alle stampe Joy Of Nothing (Glassnote Records), il suo secondo album.

 

Vance nasce a Bangor, nei pressi di Belfast, Irlanda del Nord, nel 1974, ma vive l’infanzia e l’adolescenza negli Stati Uniti, prima in Alabama e poi in Oklahoma, con suo padre, un pastore protestante. “In quegli attimi della mia vita la tradizione americana mi si impregnò addosso, ed è lì tuttora, ne sono convinto, a trasudare dalla mia pelle e dai versi delle mie composizioni…”, mi spiega poco dopo l’inizio della nostra telefonata. “Kris Kristofferson e Willie Nelson mi guidarono nelle mie ricerche, su di un ponte, in sospeso, tra passato, presente e futuro…”, aggiunge. Foy Vance dà vita così ai suoi primi versi, alle sue prime strofe, “le mie prove di scrittura”, le definisce, e più o meno contemporaneamente fa rientro a Bangor. Ma nel 2005 si trasferisce a Londra, dove due anni dopo pubblica Hope (Wurdamouth Records, 2007), il suo album di esordio: “Quel disco fu l’entusiasmo di un istante… Parte delle quindici canzoni, purtroppo, risuonano come delle demo, oggi mi sarei focalizzato su di esse in modo del tutto differente…”, ammette.

 

Ma nel 2012, dopo otto EP - Live Sessions And The Birth Of The Toilet Tour (Wurdamouth, 2005), Watermelon Oranges (Freshwater, 2006), Gabriel And The Vagabond (Freshwater, 2006), Be With Me (Remix By The Free Association) (2008), Portraits Of The Artist (autoproduzione, 2009), Time Lays Low (autoproduzione, 2009), Live With The Ulster Orchestra At The Waterfront Hall Belfast (autoproduzione, 2009) e Melrose (Communion, 2012), una produzione, quest’ultima che raccoglie i cinque brani di The Shore, un cortometraggio del regista irlandese Terry George datato 2011 – Foy Vance fa i bagagli un’altra volta e si sposta ancora più a nord, nelle Highlands scozzesi, generando le dieci composizioni, ammalianti e polverose, di Joy Of Nothing, prodotte da Michael Keeny e registrate (You and I con Bonnie Raitt e Guiding Light con Ed Sheeran) in dodici mesi negli Attica Audio Recording Studios di Donegal: “Quando la tua vita è distrutta, ti ritrovi al cospetto di questo paradosso, di quella che forzatamente è la “gioia del nulla”… Non puoi fare altro che (ri)metterti alla ricerca della felicità… Le dieci canzoni narrano i dieci tentativi dei protagonisti…”.

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