Una presa di posizione congiunta contro l'iniziativa per l'autodeterminazione: «No a un Paese isolato dove l'agricoltura sarà l'unica attività economica possibile»
BELLINZONA - È un fronte ampio, ma soprattutto giovane quello che si è unito per dire no all'iniziativa per l'autodeterminazione lanciata dall'UDC e in votazione il prossimo 25 novembre. I quattro movimenti, ossia Giovani liberali radicali, Generazione giovani, Giovani verdi e Gioventù socialista ritengono che l’iniziativa debba essere respinta «non solo perché danneggia la stabilità economica della Svizzera ed è in contrasto con la sua tradizione umanitaria e di Paese aperto al mondo, ma anche perché l’iniziativa è inutile». Inutile e, sostengono, anche pericolosa: «Il rischio - si legge nel comunicato congiunto - è di restare isolati, perdere molti posti di lavoro e rinunciare a buona parte delle esportazioni. Per spiegare ai giovani UDC che, se l’iniziativa venisse approvata, potremmo diventare un’isola su cui l’agricoltura sarà l’unica attività economica possibile, abbiamo omaggiato i democentristi con un sacco di patate».