In via Monte Boglia auspicano ora il lancio di un'iniziativa contro la libera circolazione
LUGANO - Le polemiche sul voto del 9 febbraio sembrano destinate a non placarsi. L'esito del dibattito sull'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa, svoltosi oggi in Consiglio degli Stati, ha lasciato «sconcertata» la Lega dei Ticinesi che, come da tradizione, non ha usato mezze parole, definendo la decisione come una «ciofeca che calpesta la volontà popolare, la Costituzione e la democrazia.»
«Una Camera di... Camerieri» - La preferenza indigena «extra light», precisano da via Monte Boglia, «non ridurrà né l'immigrazione né il frontalierato» in quanto qualsiasi cittadino UE alla ricerca di un impiego nei confini svizzeri ha la possibilità di iscriversi all'Ufficio regionale di collocamento.
Stop alla libera circolazione - Contrariata inoltre dal mancato sostegno dei due senatori ticinesi, la Lega «auspica il lancio di un'iniziativa popolare contro la libera circolazione delle persone.»