La commissione avrà il compito di esaminare il processo di ristrutturazione delle rete postale, tenendo conto delle esigenze della popolazione e del mondo economico
BERNA - La presidente della Confederazione Doris Leuthard ha istituito uno speciale gruppo di lavoro che dovrà esaminare il processo di ristrutturazione delle rete postale, tenendo conto delle esigenze della popolazione e del mondo economico.
Il gruppo è composto di rappresentanti della Posta, della Conferenza dei direttori cantonali dell'economia, dell'Unione delle città svizzere, dell'Associazione dei Comuni, dell'Unione svizzera delle arti e mestieri e del Gruppo svizzero per le regioni di montagna. Il Consiglio federale, sulla base delle proposte elaborate, deciderà nella prima metà del 2018 se vi siano le condizioni per compiere passi a livello legislativo.
L'avanzare della digitalizzazione, afferma un comunicato del Dipartimento federale dei trasporti e delle comunicazioni, ha un effetto tangibile sul settore postale. Il volume delle lettere è da anni in costante diminuzione e anche i pagamenti allo sportello si stanno sensibilmente riducendo. La Posta è di conseguenza chiamata a reagire al mutato comportamento dei clienti adattando la propria rete di uffici.
Nello scorso autunno la Posta ha annunciato che intende chiudere nei prossimi quattro anni 600 uffici. A giugno ha invece indicato che 765 uffici in tutta la Svizzera saranno salvaguardati perlomeno fino al 2020, mentre altri 459 saranno posti sotto osservazione. Oltre a ciò il "gigante giallo" ha reso noto che vuole aumentare i punti di accesso di 350 unità. Il programmato processo di trasformazione dei tradizionali uffici postali in semplici "agenzie" solleva malumori e sul tema è intervenuto anche il parlamento, che ha invitato la Posta a meglio considerare le necessità dei diversi gruppi di utenti.