BERNA - Il Consiglio federale ha approvato nuove norme sulla sicurezza nell'amministrazione nell'acquisto di prestazioni, per evitare lo spionaggio informatico. Entreranno in vigore a gennaio 2016. Prevista l'esclusione di certi fornitori se non daranno la necessaria garanzia.
I servizi di informazione di moltissimi Stati - rileva un comunicato del Dipartimento federale delle finanze (DFF) - perseguono una strategia globale di acquisizione delle informazioni. Essi possono indurre le imprese a non rispettare gli obblighi di mantenere il segreto stabiliti contrattualmente e prescritti dalla legge. Alla luce di questa minaccia potenziale, i fornitori di prestazioni che non hanno sede in Svizzera o la cui dipendenza dall'estero può apparire rischiosa non possono più essere considerati come partner e devono sottostare a verifiche approfondite e in caso di acquisto di prestazioni a rischio devono essere eventualmente esclusi.
Le nuove direttive prevedono anche che i Dipartimenti, la Cancelleria federale e varie unità amministrative designino dei delegati alla sicurezza informatica, i quali verificheranno con regolarità il bisogno di protezione e adatteranno di conseguenza le disposizioni.