"Nel complesso, questo trimestre è in linea con i sei primi mesi dell'esercizio", scrive Richemont oggi nel suo bilancio intermedio. Le vendite nel settore della gioielleria e in quello dell'orologeria sono aumentate rispettivamente del 3% (+10% a tassi costanti) e del 4% (+9%), a 1,52 miliardi di euro e 817 milioni di euro.
Su nove mesi, il fatturato del gruppo è migliorato del 4% (+9% a tassi costanti) a 8,27 miliardi di euro. Richemont precisa che i dati per i periodi di riferimento dell'esercizio 2012/2013 sono stati rivisti in funzione di cambiamenti delle norme contabili.
Il gruppo, controllato dalla famiglia sudafricana Rupert, non fa previsioni per l'insieme dell'esercizio in corso. Rileva che per il momento, il rafforzamento dell'euro rispetto a yen e dollaro ha un effetto negativo sui fatturati.