È successo a una giovane romanda, stando alle autorità il "dognapping" è una triste moda diffusa in Europa e arrivata anche da noi
GINEVRA - Stava portando la sua amata cagnolina a spasso per in un parco di Ginevra quando due sconosciuti si sono avvicinati, hanno brancato l'animale e si sono dileguati. Arrivata a casa, in lacrime, ha postato la sua disavventura su Facebook.
Di lì a poco una donna, una francese, l'ha contattata via Messenger: «So dov'è il cane, l'ho visto, ce l'ha un mio vicino». Solo che lui, per ridargliela, vuole 300 euro: «Vieni a prenderla da noi in Francia, ma vieni sola».
Non è finzione, anche se potrebbe sembrarlo, è successo davvero a una giovane dromanda e solamente una settimana fa. Per decidere sul da farsi ha interpellato la polizia che le ha suggerito di non andare perché «troppo rischioso». Ma lei, alla fine, non ha potuto evitarlo troppa era la voglia di riabbracciare la sua amica a quattro zampe.
Dopo un accordo telefonico con il rapitore, la ragazza stabilisce un appuntamento: a restituirle l'animale sarà una terza persona, uno zio. Al momento della consegna il cane la riconosce subito si agita e riesce a sfuggire dalle grinfie dell'uomo, raggiunta la padrona le due scappano rocambolescamente in Svizzera.
Tutto è bene quel che finisce bene ma resta tanta amarezza soprattutto per il comportamento delle autorità svizzere: «Avevano tutti gli elementi, ma non hanno fatto niente», racconta la ragazza a 20 minutes che ha chiesto delucidazioni alla Cantonale ginevrina che però non si è sbottonata affermando che la vicenda è ancora sotto inchiesta.
Il "dognapping" in Svizzera è una triste novità in rapida crescita, come conferma la polizia. È però già diffuso in Francia, Germania e altre nazioni europee dove il rapimento di cani e successiva estorsione è una realtà purtroppo assodata. Bersaglio preferito: gli animali di razza.