Il direttore di GastroVaud ha spiegato che è una scelta legittima per i direttori dei locali
LOSANNA - "Sono disgustato, non metterò mai più piede in questo bar!". Laurent* ricorderà a lungo la sua ultima visita a La Croquignole, a Losanna. Lo scorso giovedì, mosso a pietà da una giovane rom su rue de l’Ale, ha deciso di offrirle un caffè. "Faceva molto freddo - ha spiegato - e questa donna è gentile e discreta. Si nota a malapena".
Appena entrati nel locale, ai due è stato chiesto di uscire. "Da noi non serviamo queste persone", ha commentato un dipendente, non senza mostrare un filo di disagio. Laurent è esploso. "Ho detto di tutto. È pazzesco essere allontanati così!". La sua ospite è invece abituata. "Lei si è mostrata molto rassegnata".
Contattato, il manager del locale ha spiegato la situazione: "Abbiamo avuto brutte esperienze con i mendicanti. Hanno infastidito i clienti. Invece di chiedere loro di comportarsi bene, preferiamo non accoglierli del tutto. Ne abbiamo il diritto. Mi fa male al cuore, ma per i nostri clienti, per lo più anziani, è meglio così".
Laurent e la donna sono stati poi accolti in un altro ristorante del centro. "Il posto sembrava di classe, ma siamo stati incredibilmente ben accolti - ha spiegato l'uomo - il direttore ha anche offerto una pizza alla giovane! Come si dice? Le apparenze... ".
Gilles Meystre, direttore di GastroVaud, ha spiegato che ogni esercizio ha la libertà di scegliere chi servire o meno: “È la pura libertà del commercio. Se per servire un cliente ne devi perdere nove è giusto che fai i tuoi calcoli”.
*Nome di fantasia