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BRUXELLES - Torna ad accelerare l'inflazione di Eurolandia. A febbraio del 2005 il costo della vita ha segnato infatti un incremento tendenziale del 2,1%, e un aumento congiunturale dello 0,3%, dopo che a gennaio il dato annuale era sensibilmente diminuito (+1,9%) rispetto a dicembre (+2,4%).
I dati sono stati resi noti oggi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, che nella stima flash di due settimane fa aveva previsto un inflazione in rialzo del 2%. Anche nell'Ue-25 il costo della vita ha segnato un progresso del 2,1% a febbraio, in crescita dal +2,0% del mese precedente. In Italia il tasso di inflazione è stato pari al 2,0%.
A febbraio 2005, secondo Eurostat, il tasso più basso di inflazione nell'area euro è stato registrato in Finlandia (invariato), mentre il livello più elevato si è avuto in Spagna (+3,3%), Lussemburgo (+3,2%) e Grecia (+3,2%). Guardando all'Ue-25, il costo della vita ha segnato un picco in Lettonia (+7%) ed Estonia (+4,6%), mentre è risultato particolarmente moderato in Danimarca (+1%) e Svezia (+1,2%).
Andando nel dettaglio, le componenti del paniere che hanno registrato i più alti incrementi nel corso dell'anno sono l'alcol e il tabacco (+7,2%), le abitazioni (+4%) e i trasporti (+3,7%), mentre un andamento negativo è stato osservato nella comunicazione (-1,8%), nell'abbigliamento (-0,4%) e nella cultura (-0,2%). In modo più specifico, il tabacco ha avuto il più largo impatto verso l'alto sul tasso principale (+25 punti base), seguito dai carburanti per trasporto (+23 punti base) e dal gasolio da riscaldamento (+16 punti base), mentre l'abbigliamento (-15 punti base) e le telecomunicazioni (-11 punti base) hanno avuto l'impatto più basso.
I principali componenti che hanno registrato il tasso mensile più alto sono stati la cultura (+0,8%) e i trasporti (+0,8%), mentre il tasso mensile più basso è stato osservato per l'abbigliamento (-0,9%).
