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MILANO - Il mercato dell'auto, e le sue difficoltà sul fronte delle immatricolazioni nel mese di febbraio, marchia a fuoco la mattinata delle principali Borse del Vecchio Continente su cui si fa sentire, con forza, anche la frenata della compagnia energetiche.
Il calo delle vendite di auto sul fronte continentale, attestatosi sul 4,1% a febbraio, frena la marcia dei primi gruppi del settore come il francese Peugeot e il tedesco DaimlerChhrysler le cui vendite sono scese, rispettivamente, del 3,9% e del 10%, facendo calare i titoli in Borsa dello 0,6% e dello 0,5%.
Sulla loro scia - con l'esclusione di Fiat, in progresso a Milano di un punto percentuale - si segnala anche Bmw in flessione dello 0,6% dopo avere annunciato che il 2005 si chiuderà con profitti leggermente diversi rispetto a quelli archiviati nel 2004 a causa del calo del dollaro e dell'incremento del costo per l'acciaio.
Sempre sul fronte dei ribassi spiccano le aziende attive nel campo dell'energia con la britannica Bp a cedere l'1,1% e Total lo 0,6% proprio nel giorno in cui l'Opec ha deciso di innalzare il tetto della produzione di greggio.
