Intervista al coach romando di "Tutta la Svizzera in una canzone"
LOSANNA - Alejandro Reyes è il coach per i candidati romandi di "Tutta la Svizzera in una canzone". Un ruolo che si adatta come un guanto a questo ragazzo per cui il contatto umano è di primaria importanza.
Ascoltando il cantante e chitarrista losannese, non è difficile credere che la musica abbia avuto un ruolo centrale nella sua vita da quando ha 5 anni. Un percorso che lo ha portato a pubblicare il suo primo album, che uscirà questo autunno, intitolato semplicemente "Alejandro Reyes".
Influenzato dalle sue radici cilene, il giovane 23enne canta principalmente in inglese e spagnolo, perché il francese "è un modo di esprimersi, per me, quasi imbarazzante," dice. Per "Tutta la Svizzera in una canzone", però, Alejandro scriverà, comporrà e canterà nella lingua di Molière. "Ho già composto in francese, senza però farmi ascoltare da nessuno", ha sottolineato.
Il cantante romando ha iniziato per strada, di fronte a un pubblico non necessariamente facile, ma è anche questo che gli ha permesso di crescere. "Ho suonato nella maggior parte del paese fino in Argovia e Lucerna", racconta. In Cile, suo luogo natale, ha cantato di fronte a 6000 persone ad un festival. "L'ho fatto per un capriccio", aggiunge ridendo.
Ultimamente, Alejandro Reyes ha tentato la fortuna nel 2014 con "The Voice" sulla TF1. E se non è riuscito a raggiungere l'agognato traguardo convincendo i quattro giudici, mantiene di quella esperienza ancora un buon ricordo. "Non sono stato scelto, ma io ho vinto lo stesso. Soprattutto in termini di esperienza", ha spiegato.
Oggi, il ragazzo è pronto per la prova di "Tutta la Svizzera in una canzone", carico della sua ricca esperienza e della sua multiculturalità. "Ho già cominciato a lavorare", ha assicurato con un sorriso.