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Viaggi & TurismoSan Gottardo, tra storia, natura e sostenibilità

30.08.23 - 17:00
A colloquio con Juri Clericetti sulle iniziative turistiche nella regione del passo
Foto: OTR Bellinzona e Valli
San Gottardo, tra storia, natura e sostenibilità

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A colloquio con Juri Clericetti sulle iniziative turistiche nella regione del passo

BELLINZONA -  Il passo del Gottardo, un iconico valico montano delle Alpi svizzere, non è solo un nodo di trasporto di grande importanza, ma anche un luogo di rilevanza storica e naturale. Immerso nel maestoso paesaggio alpino, il passo ospita numerose attrazioni e caratteristiche, tra cui il “Sentiero delle quattro sorgenti”, l'Ospizio del Gottardo, una serie di musei e l'impressionante produzione di energia fornita dalla diga del Lucendro.

Il “Sentiero delle quattro sorgenti”, un progetto unico nel suo genere, evidenzia l'importanza geografica del sito. Qui nascono quattro grandi fiumi europei: il Reno, il Rodano, la Reuss e il Ticino. Questi fiumi attraversano diversi paesi e contribuiscono all'approvvigionamento idrico e all'economia delle regioni che attraversano. Il non è solo un'attrazione geografica, ma anche un simbolo dell'unità europea, in quanto illustra la stretta connessione tra paesi e culture diverse.

L'Ospizio del Gottardo, un'altra istituzione degna di nota sul passo, ha una lunga storia e un tempo serviva come luogo di riposo e rifugio per viaggiatori e pellegrini. Nel corso dei secoli, l'ospizio è stato ricostruito e ampliato più volte, mantenendo sempre il suo significato storico. Oggi non offre solo un alloggio ai visitatori, ma anche l'opportunità di immergersi nella storia del passo e di esplorare la diversità culturale della regione.

I musei offerti dal Passo del Gottardo sono molteplici e offrono ai visitatori l'opportunità di immergersi nel passato e nel presente del luogo. Il Museo Nazionale del San Gottardo illustra la storia del passo, dalle prime rotte commerciali alle moderne infrastrutture di trasporto. Dopo due anni di lavori, questo museo si presenta con un’offerta completamente rinnovata: un’esposizione permanente munita di show multimediale sul San Gottardo, un info-point e nuove offerte gastronomiche. Un’altra novità riguarda il fatto che il Museo Alpino Svizzero è ora presente sul San Gottardo in modo permanente con esposizioni temporanee. Fino al 30 settembre si può ammirare l’esposizione “Gita domenicale” sullo sviluppo della mobilità. All’inizio solo pochi «gentleman driver» possono permettersi una carrozza motorizzata, ma con la produzione industriale di utilitarie l’auto assume un carattere più democratico e diventa gradualmente un fenomeno di massa che cambierà in maniera duratura il modo in cui la generazione del Dopoguerra si approccia al tempo libero. L’automobile garantisce libertà individuale, genera nuove esperienze e crea un’incontenibile voglia di mobilità. Il passo del San Gottardo è l’esempio migliore e scenario di tale sviluppo. Ancora oggi, circa 600 mila persone oltrepassano il valico ogni stagione da giugno a ottobre. La maggioranza lo fa su quattro ruote.

Una delle realizzazioni tecnologiche più impressionanti del Passo del Gottardo è la diga di Lucendro. Questa diga sfrutta le caratteristiche naturali della regione alpina per generare energia rinnovabile. Il bacino che si forma dietro il muro funge da riserva d'acqua che viene utilizzata per generare elettricità. Controllando il flusso dell'acqua, la produzione di energia può essere regolata in base alla domanda. Questa fonte di energia sostenibile contribuisce a ridurre la dipendenza dalle risorse non rinnovabili ed è un esempio di tecnologie innovative in armonia con la natura.

Cogliamo l’occasione per fare una chiacchierata con Juri Clericetti, direttore generale dell’Organizzazione Turistica Bellinzona e Valli.

 

Quali i risultati intermedi raggiunti nel corso dell’estate dal settore turistico nel tuo comprensorio?
«Fino a giugno 2023 la nostra regione ha performato con un + 7% sul 2022 e addirittura un +2% sul 2021 (anno record da sempre). Nel mese di luglio vi è stato un leggero calo rispetto al 2022 rosicchiando grosso modo un 4% al risultato parziale fino a giugno, mantenendo quindi un +3% sul 2022».

 Come è nata la collaborazione con la piattaforma SOB? Quale il successo riscontrato sino a oggi?
«Nell’ambito del Programma San Gottardo, in collaborazione con le destinazioni di Andermatt, Goms, Disentis-Sedrun, uno dei filoni che ci siamo prefissati di seguire è quello della ferrovia. Con la ripresa della linea di montagna da parte di SOB dopo l’avvento di Alptransitk nel 2016, è stato creato un mercato digitale che è padre anche di quello della nostra OTR. In pratica il turista che compera il biglietto del treno panoramico “Gottardo” di SOB, può vedere e comperare anche tutte le offerte turistiche che trova lungo la linea di montagna. Questa si è rivelata una grande opportunità non solo per la Leventina e la Riviera ma anche per la Valle di Blenio e per il Bellinzonese.
Importante, oltre alla vendita dei prodotti a essa collegati, la visibilità che questa piattaforma regala alla nostra intera Regione all’interno del nostro mercato di riferimento (Basilea, Zurigo, Lucerna)».

Il progetto è realizzato nell’ambito del Programma San Gottardo: quali gli obiettivi?
«L’obiettivo è quello di valorizzare le dighe presenti nell’area del Gottardo e di allargare il discorso anche alle pale eoliche cavalcando il tema dell’energia rinnovabile. L’intento è quello di offrire al turista una nuova esperienza arricchendolo dal punto di vista didattico».

Come si sta sviluppando la collaborazione con i partner del programma?
«La collaborazione è molto stretta e sinergia alla ricerca dello sviluppo di prodotti comuni come l’escursionismo, il MTB, la ferrovia, lo sci nordico ai quali si sono aggiunti recentemente l’acqua (vedi dighe) e la cultura». 

In cosa consiste esattamente la visita al parco eolico del San Gottardo?
«Innanzitutto la visita è dedicata alla diga del Lucendro che permette di entrare all’interno delle gigantesche mura della diga cosi da scoprire come viene raccolta l’acqua e inviata più in basso per la produzione di energia. La visita al parco eolico è invece un percorso tra le pale eoliche che permette di scoprirne il funzionamento».

In quale strategia della tua OTR si inserisce questa attività?
«Da una parte si collega al filone dell’escursionismo e delle attività all’aria aperta, dall’altra al turismo didattico e industriale, entrambi raggruppati sotto il filone della cultura».

Come ci si iscrive?
«Ci si può iscrivere, prenotando il posto alla visita guidata, entrando sul mercato digitale sul nostro sito www.bellinzonaevalli.ch. Il prossimo e ultimo appuntamento è per sabato 16 settembre».

Vi sono altre iniziative in corso nella regione del San Gottardo?
«La più importante iniziativa è quella del percorso MTB “Bike Gotthard” che percorre in un senso i 4 passi e nell’altro i 5 passi del massiccio del Gottardo. Un percorso dal concetto simile a quello escursionistico lanciato qualche anno fa, il “Vierquellenweg” (sentiero delle quattro sorgenti)».

In sintesi, il Passo del Gottardo è più di un semplice punto di transito nelle Alpi. Con il “Sentiero delle quattro sorgenti2, lo storico Ospizio del Gottardo, i diversi musei e la produzione visitabile di energia rinnovabile attraverso la diga del Lucendro e il parco eolico, il passo incarna la connessione tra natura, cultura e tecnologia. Questo luogo rimane un simbolo dell'importanza storica della regione.

 

Testo a cura di Claudio Rossetti

 

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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