Il personale del Centro culturale di Chiasso denunciano straordinari non recuperati. C'è perfino chi si è ammalato per il troppo lavoro.
CHIASSO - Straordinari non recuperati, un carico di lavoro «eccessivo», luoghi di lavoro «angusti e senza luce». Addirittura dipendenti «ammalatisi a causa delle condizioni di lavoro nel museo». Sono solo alcune delle rimostranze emerse durante una riunione del personale del Centro culturale di Chiasso, i cui verbali Tio.ch/20 minuti ha potuto visionare. Documenti che mettono nero su bianco «la situazione di profondo disagio vissuta dal personale, in modo particolare al Max Museo e allo Spazio Officina» si legge in un comunicato della sezione di Chiasso del Ppd, che ieri (come pure in passato) ha manifestato le proprie preoccupazioni in merito.
I consiglieri comunali Giorgio Fonio, Davide Lurati e Mauro Mapelli hanno presentato ieri un'interrogazione sulla questione, chiedendo tra l'altre se «corrisponde al vero che vi sono dipendenti che sono caduti in malattia a causa delle condizioni di lavoro all'interno del museo» come riportato nel verbale datato 3 giugno 2015.