IL CONSIGLIOÈ un trauma per gli animali venire in vacanza con noi?

Questa è una domanda interessantissima, che ci viene rivolta spessissimo d’estate, quindi meglio chiarirci tutti le idee. In merito a ciò, meglio anticipare sin dal principio che tra cane e gatto c’è una enorme differenza, e vediamo perché: il cane è un’animale sociale obbligato, che ha assolutamente bisogno di stare “in branco”, e nell’ambito domestico il suo branco è formato da lui, e teoricamente dal padrone, suo capobranco, per il quale egli vive, e da cui dipende totalmente. Nel suo caso quindi, è impensabile separarlo dal padrone! Ne soffrirebbe talmente tanto da deprimersi, magari smettere di mangiare, e forse ammalarsi.Purtroppo le pensioni non sono mai una buona idea, e non dipende certo dalla bontà dei pensionanti. Il problema sta proprio nella separazione, purtroppo.

Il gatto,  invece, è un animale sociale facoltativo. Ha una enorme difficoltà a cambiare territorio, per cui lo stress provocato dal riadattamento al posto di villeggiatura può (non sempre, ma c’è una forte probabilità) essere talmente forte, da non valerne la pena. Aggiungiamo l’enorme stress provocato dallo spostamento in auto (ma non solo), e la risposta è data: meglio il nostro gatto a casa, nella sua casa, nel suo territorio, e magari qualcuno che gli porta del cibo e gli cambia la lettiera, oltre a coccolarlo un po’. Non sarà allegrissimo senza di noi, ma starà meglio che con noi in un altro posto.

Esistono delle fortunate eccezioni, come in tutti i casi, ma alla maggior parte dei gatti spostarsi non fa granché bene.

Dott. Luca Gianfrancesco
medico veterinario, iscrizione albo di Napoli n.648