Le vendite si sono attestate a 12,5 miliardi di franchi, il 3,5% in meno dell'anno precedente
ZURIGO - L'industria degli articoli di marca ha subito nel 2015 l'impatto dell'abolizione della soglia minima di cambio euro/franco: le vendite si sono attestate a 12,5 miliardi di franchi, il 3,5% in meno dell'anno precedente, ha indicato oggi l'associazione di categoria Promarca sulla base di un sondaggio effettuato presso le 89 società affiliate.
Preoccupa l'"enorme pressione sui prezzi" e il turismo degli acquisti, mentre le opportunità vengono viste nei prodotti innovativi e nel commercio online.
Secondo Promarca la Svizzera sta perdendo attrattiva: un quarto degli interpellati ritiene che il mercato si svilupperà in modo fortemente negativo nei prossimi cinque anni. Un anno fa era di questa opinione meno del 10% del campione.
Le esportazioni delle 89 aziende che fanno capo a Promarca - organismo fondato nel 1929 - sono diminuite dell'1,6%. Il personale è rimasto sostanzialmente stabile, con 19'573 posti a tempo pieno.