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SVIZZERAFusione Ats-Keystone, Gössi critica un eventuale sostegno statale

24.01.18 - 11:04
La Consigliera nazionale svittese teme infatti che parte di questo denaro finisca nella tasche dell'agenzia di stampa austriaca apa
Keystone
Fusione Ats-Keystone, Gössi critica un eventuale sostegno statale
La Consigliera nazionale svittese teme infatti che parte di questo denaro finisca nella tasche dell'agenzia di stampa austriaca apa

BERNA - I due milioni di franchi che l'Agenzia Telegrafica Svizzera (ats) potrebbe ricevere dal canone radio-tivù vanno valutati criticamente secondo la presidente del Partito liberale radicale svizzero (PLR), Petra Gössi. La Consigliera nazionale svittese teme infatti che parte di questo denaro finisca nella tasche dell'agenzia di stampa austriaca (apa), che entrerà nel capitale azionario di ats grazie alla prevista fusione con Keystone.

Tra i grandi azionisti di ats figurano il gruppo Tamedia, la NZZ, SSR e Médias Suisse. Attualmente ats è oggetto di una profonda ristrutturazione, volta a limitare e riassorbire nei prossimi anni il deficit di cui soffre l'agenzia.

Dal momento che i grandi azionisti si attendono in futuro dei dividendi grazie alla fusione tra ats e Keystone e al relativo piano di risparmi, vi è il pericolo, come dichiarato da Gössi all'edizione online del "Blick", che parte del denaro promesso lo scorso autunno dal Consiglio federale ad ats finisca a Vienna sotto forma di dividendo.

Già ora la Confederazione è cliente di ats, e versa a quest'ultima 2,8 milioni di franchi l'anno per il suo servizio giornalistico nelle tre lingue nazionali: tedesco, francese e italiano. Diversi politici di sinistra temono che la ristrutturazione di cui è oggetto ats possa comportare un indebolimento dell'offerta.

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