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SVIZZERARepower riduce la perdita

04.04.17 - 08:10
Il gruppo energetico grigionese ha chiuso l'esercizio con una perdita netta di 13 milioni dopo un risultato negativo di 136 milioni nel 2015
Keystone
Repower riduce la perdita
Il gruppo energetico grigionese ha chiuso l'esercizio con una perdita netta di 13 milioni dopo un risultato negativo di 136 milioni nel 2015

COIRA - La situazione è migliorata nel 2016 per Repower: il gruppo energetico grigionese ha chiuso l'esercizio con una perdita netta di 13 milioni dopo un risultato negativo di 136 milioni nel 2015.

Il totale ricavi è stato di 1,7 miliardi di franchi, in calo dell'8% rispetto all'anno precedente, indica una nota aziendale pubblicata oggi. Il risultato operativo (Ebit) è però tornato nelle cifre nere, 22 milioni di franchi, in sensibile aumento rispetto al 2015, quando era stato registrata una perdita di 69 milioni.

Il mercato svizzero ha contribuito all'Ebit con 13 milioni di franchi, quello italiano con 10 milioni. Per quanto riguarda gli «altri settori e altre attività», nel 2016 è stato registrato un risultato operativo di -2 milioni di franchi (2015: -24 milioni). Tra questi figura anche la vendita dell'attività in Romania al Gruppo MET. Il cash-flow operativo si attesta al di sopra dell'esercizio precedente con 69 milioni di franchi e supera così gli investimenti effettuati, si rileva nel comunicato.

L'aumento di capitale portato a termine con successo l'anno scorso ha generato un afflusso di liquidità di circa 171 milioni di franchi. Il patrimonio netto ha fatto un balzo a 763 milioni. La quota di patrimonio netto ammonta così a «un solido 44,8%».

Repower ha esteso il proprio azionariato a due altri «partner forti», Elektrizitätswerke des Kantons Zürich (EKZ) (28,32%) e UBS Clean Energy Infrastructure KGK (UBS-CEIS) (18,88%). I vecchi azionisti, Cantone dei Grigioni e Axpo Holding AG, ora detengono rispettivamente il 21,96% e il 12,69. Gli azionisti free float detengono una partecipazione del 18,15%.

Considerata la situazione reddituale ancora difficile e per rafforzare l'azienda il Consiglio d'Amministrazione chiederà all'Assemblea generale del 17 maggio 2017 a Pontresina di rinunciare al dividendo anche nell'esercizio 2016.

Dal 28 aprile 2016 Repower non è più quotata alla Borsa svizzera SIX Exchange. Le nuove azioni nominative uniche vengono negoziate fuori borsa sulla piattaforma OTC-X della Banca Cantonale di Berna e hanno già presentato performance soddisfacenti.

Nel 2016 Repower ha ampliato il parco idroelettrico: dopo essere stata costruita in tempi record, la nuova centrale di Morteratsch in Engadina è stata collegata alla rete e consente di quasi raddoppiare la produzione rispetto al vecchio impianto. Per la prima volta è stato applicato un nuovo modello di finanziamento e gestione in collaborazione con un fondo infrastrutturale.

Restando in Canton Grigioni, Repower ha stipulato insieme alle altre nove aziende elettriche partecipanti un contratto a lungo termine per la fornitura di energia elettrica sulla base della produzione delle centrali elettriche a Klosters, Küblis e Schlappin in Prettigovia. L'accordo, si legge nella relazione del presidente del Consiglio d'Amministrazione Pierin Vincenz e del CEO Kurt Bobst, - «significa un rafforzamento della strategia di partnership e un chiaro impegno per l"energia idroelettrica rinnovabile dei Grigioni».

«L'anno in rassegna si è contraddistinto per il rafforzato orientamento verso una società di vendita e servizi, - si legge ancora nella relazione - Repower intende sviluppare in tal modo nuove aree di attività e ridurre la dipendenza dal prezzo assoluto dell'elettricità». L'azienda sta inoltre lavorando al passaggio a un parco produzione al 100% rinnovabile. E nel servizio universale dal 2017 punterà esclusivamente sull'energia elettrica rinnovabile, lasciando ai clienti la possibilità di scegliere fra tre tipi di corrente rinnovabile.

Nel suo comunicato Repower rileva che il mercato si è riconfermato «impegnativo» l'anno scorso ed è stato caratterizzato non solo da prezzi dell'energia complessivamente bassi, nonostante la leggera ripresa, ma anche dal cambio euro-franco fermo a un livello basso.

Inoltre, anche se «sul piano politico è stata riconosciuta l'importanza dell'energia idroelettrica nell'ambito del dibattito parlamentare sulla Strategia energetica 2050 del Consiglio federale, - si legge nella relazione del presidente e del CEO - l'obiettivo di un rafforzamento sostenibile di questa fonte di energia rinnovabile locale è ancora lontano: mancano i necessari presupposti per i produttori di elettricità».

Al capitolo prospettive, il gruppo ritiene che le condizioni del mercato resteranno difficili anche nei prossimi anni ma si dice «attrezzato per fronteggiare le sfide future». Per l'anno in corso prevede un risultato operativo in linea con quello del 2015. A partire dal 2019 si profila un possibile leggero miglioramento della situazione dei prezzi. Il motivo è da ricercare nel distacco dalla rete di centrali elettriche in Germania, che dovrebbe avere un effetto positivo sui prezzi.

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