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COMUNALI 2024Tutti i colori dell’AlternativA

09.04.24 - 14:46
Andrea Stephani, Candidato nr. 7 al Municipio e al CC di Mendrisio per l’AlternativA
Archivio Ti Press
Fonte Andrea Stephani
Tutti i colori dell’AlternativA
Andrea Stephani, Candidato nr. 7 al Municipio e al CC di Mendrisio per l’AlternativA

MENDRISIO - Sei verde? Rosso? Oppure viola (inteso come il colore delle rivendicazioni femministe e, per estensione, della difesa della parità di genere)? Mai come in questo periodo, mi è stata rivolta questa domanda, che, a ben guardare, non ha molto senso. Soprattutto nel contesto di un’elezione comunale.

Innanzitutto, perché l’AlternativA è una lista d’area che rappresenta tutto il fronte rossoverde di Mendrisio – dal PC a Più Donne, passando per il PS, i Verdi ed i rispettivi movimenti giovanili – che ha trovato una convergenza su un programma di legislatura, basato su valori condivisi e che si fonda sui tre pilastri della sostenibilità, della solidarietà e dell’equità.

Una sostenibilità declinata sia in ambito ecologico che in quello sociale, poiché l’AlternativA è convinta che i diritti ambientali siano inscindibili da quelli sociali e che la transizione verso una società maggiormente rispettosa della natura non debba gravare sulle spalle delle fasce economicamente più deboli della popolazione; una sostenibilità, inoltre, che ha pure una connotazione finanziaria e che si traduce in un’analisi razionale della spesa, volta ad eliminare il superfluo e a ridurre gli sprechi.

Tutto ciò senza però lasciare indietro nessuno. Senza la giusta dose di solidarietà, anche intergenerazionale, infatti, non sarebbe possibile far fronte alle emergenze del nostro tempo; come ad esempio l’allarme rosso sul clima lanciato dall’OMM, i dati sulle differenze salariali tra il Ticino ed il resto della Svizzera, il Rapporto cantonale sulla povertà ed il Barometro delle famiglie svizzere, che dipingono un futuro tutt’altro che roseo per il nostro Cantone.

Secondariamente l’obiettivo di perseguire l’equità nei confronti delle nuove generazioni ha portato l’AlternativA a proporre una lista di rinnovamento, costituita da numerosi giovani neofiti della politica che, indipendentemente dal loro genere, hanno deciso di impegnarsi a favore della parità declinata a tutti i livelli, nel solco di quanto (molto) è già stato fatto dal Dicastero Politiche sociali e di genere.

Se è vero che si può servire la comunità anche senza rivestire una carica (cit. Françoise Gehring), è altrettanto vero che si può fare politica a livello comunale senza un’etichetta partitica (pensiamo, ad esempio, ai numerosi elettori ed elettrici che votano utilizzando la scheda senza intestazione), a maggior ragione mi chiedo che senso abbia insistere sulle differenze (trascurabili) tra schieramenti che 9 volte su 10 votano nello stesso identico modo.

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