Volvo è la prima azienda in Svizzera ad avere introdotto un congedo di paternità della durata di sei mesi
ZURIGO - Sei mesi di congedo paternità. Il più lungo in assoluto concesso in territorio elvetico. E questo accade quando, per legge, in Svizzera, i neopapà hanno diritto a un solo giorno di congedo parentale.
Un congedo ora parificato a quello delle madri impiegate presso le filiali elvetiche del colosso automobilistico svedese.
Come viene ritoccato lo stipendio? Nell’arco di tale periodo i neopapà percepiscono l’80% del salario e hanno diritto, come gli altri dipendenti, a ipotetici bonus.
Un break di sei mesi che, va sottolineato, oltrepassa anche il congedo di maternità obbligatorio in Svizzera, pari a 14 settimane.
E si tratta, per di più, di un congedo parentale di cui i neopapà non sono obbligati a usufruire immediatamente dopo la nascita del bambino, ma, a scelta, entro i successivi tre anni.
«Siamo dell’opinione il congedo parentale sia un passo importante verso la promozione della parità di genere sul posto di lavoro», ha spiegato la direttrice di Volvo Car Schweiz Natalie Robyn, la quale nel contempo sottolinea che un periodo di congedo di 24 settimane è in linea con lo stile di vita svedese.
Finora, in Svizzera, a offrire il congedo più lungo - 18 settimane -, con il 100% di stipendio, era Novartis, a cui segue Google (12, 100%), Johnson & Johnson (8 ai padri, 18 alle madri, 100%), Microsoft (6 ai padri, 20 alle madri, 100%) e Ikea (6, 100%).
«Sono convinta che la nostra offerta sia in grado di incrementare la soddisfazione sul lavoro e la fidelizzazione verso l’azienda, che in ultima analisi è un vantaggio in termini di costi», ha aggiunto Robyn prima di concludere.