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In linea con quanto avvenuto altrove, saranno armonizzati fra le due frontiere
SANT'ANTONINO - Ottanta chilometri di strada, e un'ora di macchina solo andata quando non c'è traffico, scoraggerebbero anche il più entusiasta sostenitore del turismo dell'acquisto low cost. Ma non ce ne sarà bisogno. Il Decathlon di Sant'Antonino, come presto – e comunque entro l'autunno 2019 – si chiamerà l'attuale Athleticum, avrà gli stessi prezzi del più vicino punto vendita italiano.
Promette il gruppo francese, che ha ufficialmente rilevato tutti e 23 i negozi sportivi presenti in Svizzera e i 455 dipendenti: con l'obiettivo di arrivare a 30 e raddoppiare l'organico, afferma il direttore generale Christian Ollier. L'esempio di Meyrin, dove solo quattro mesi fa Decathlon aveva duplicato la sua presenza in Svizzera dopo lo sbarco a Neuchâtel un anno esatto fa, conferma che è possibile: lo staff è passato nel frattempo da 19 a 39 persone.
Era dunque un banco di prova, per l'azienda, che ora esce allo scoperto e ammette come l'esercizio sito nel Canton Ginevra fosse un progetto pilota. Anche se, sulla carta, inizialmente non era previsto. «Ero arrivato per aprire nuovi negozi – giura Ollier – ma gli scambi con Athleticum in seguito ci hanno portato a questa partnership». Obiettivo: conquistare gli svizzeri nel posto in cui vivono, senza "costringerli" a trasferte nella ricerca di prodotti a prezzi «accessibili a tutti».
