Non solo truffe alla gente comune: a preoccupare, ora, sono i reati finanziari cui fa da strumento a Wall Street
NEW YORK - La nuova frontiera della frode finanziaria adesso è un'app: che con facilità ormai viene criptata per consentire comunicazioni illecite fra i trader, aggirando le leggi severe della Borsa e i sistemi di vigilanza.
Whatsapp la più nota, ma anche Signal e Telegram. A lanciare l'allarme è l'Fbi, secondo cui i pochi casi di insider trading già emersi sono solo la cosiddetta punta dell'iceberg. L'ex dipendente di Bank of America, che inviando informazioni riservate agli amici guadagnò ben 5 milioni di dollari, non sarebbe solo. «Le nuove tecnologie arrivano e tu sai che verranno applicate e che potrebbero essere applicate per fare frodi, riciclaggio di denaro, insider trading», riflette sul Financial Times John Casale, agente di polizia a Manhattan.
Acclamate agli albori e nel prosieguo, le app insomma cominciano a guadagnare serio discredito, almeno per quanto riguarda l'abuso che ne viene fatto. Reati come l'insider trading sono anzi forse il minore dei mali; anche i raggiri dietro promessa di sconti o buoni spesa sfigurano, davanti all'utilizzo da parte di gruppi terroristici come strumento per dialogare a distanza, mentre da più parti la possibile soluzione al problema, un controllo da parte del governo, viene respinta come una inaccettabile violazione della privacy.