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STATI UNITINo della Cia agli interrogatori violenti

09.05.18 - 07:15
Lo ha garantito Gina Haspel, nominata da Trump. Su lei Khalid Shaikh Mohammed, la mente degli attacchi dell'11 settembre, propone di offrire informazioni
Keystone
No della Cia agli interrogatori violenti
Lo ha garantito Gina Haspel, nominata da Trump. Su lei Khalid Shaikh Mohammed, la mente degli attacchi dell'11 settembre, propone di offrire informazioni

NEW YORK - Gina Haspel, nominata da Donald Trump alla guida della Cia, si impegna a far sì che l'agenzia non riprenda il programma di interrogatori duri come quello controverso usato dopo l'11 settembre.

È quanto emerge dagli estratti del discorso che Haspel terrà alla Commissione di intelligence del Senato per la sua audizione di conferma. Haspel nel 2002 ha guidato una prigione segreta dell'agenzia, dove i sospetti membri di Al Qaida furono sottoposti a torture e interrogatori con metodi non autorizzati, come il waterboarding.

«Sono consapevole che in molti vogliono sapere il mio punto di vista sull'ex programma di detenzione e di interrogatori della Cia. Voglio essere chiara: avendo servito» il paese «in un periodo tumultuoso, posso offrirvi il mio impegno personale e senza riserve che sotto la mia leadership la Cia non riprenderà tale programma di detenzione e interrogatori», indica Haspel.

«Credo fermamente nell'importanza della supervisione. L'esperienza ci ha insegnato che la Cia non può essere efficace se non gode della fiducia della gente. Se non possiamo condividere aspetti segreti del nostro lavoro con il pubblico, dovremmo invece condividerli con i politici eletti. Per la Cia la supervisione è un legame vitale con la società che difendiamo», aggiunge mostrando la disponibilità a lavorare con il Congresso americano.

Come donna «ho fatto la mia parte, silenziosamente e attraverso il duro lavoro, per abbattere le barriere» per le donne: «Sono stata orgogliosa di essere la prima donna a diventare numero due del 'Servizio Clandestino'. Non voglio strombazzare il fatto che sono una donna qualificata per il posto alla guida della Cia, ma sarei negligente nel non rimarcarlo, almeno visto il sostegno della giovani donne della Cia che lo considerano un buon segno per le loro prospettive», mette in evidenza Haspel che, se confermata, sarà la prima donna alla guida dell'agenzia.

Mente 11/9 vuole fornire informazioni

Khalid Shaikh Mohammed, la mente degli attacchi dell'11 settembre, propone di offrire informazioni su Gina Haspel, nominata da Donald Trump alla guida della Cia. Lo riporta il New York Times, sottolineando che Mohammed ha chiesto al giudice militare di Guantanamo di poter condividere «sei paragrafi» di informazioni con la commissione di intelligence del Senato, davanti alla quale Haspel comparirà domani per l'audizione di conferma all'agenzia.

Mohammed è stato catturato nel marzo del 2003 e torturato dalla Cia: secondo un rapporto della Commissione di Intelligence è stato sottoposto al waterboarding per 183 volte in 15 diversi interrogatori e altre tattiche violente fra le quali la privazione del sonno. Non è chiaro se Haspel sia stata coinvolta nelle torture subite da Mohammed: Haspel è stata alla guida di un carcere della Cia in Thailandia dove un altro detenuto è stato torturato alla fine del 2002.

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