Cara SWISS, i voli possono davvero essere sostenibili?
Cara SWISS, i voli possono davvero essere sostenibili? SWISS mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Attualmente però solo meno dell’1 per cento dei voli è alimentato con carburanti non fossili. Il piano della compagnia aerea funzionerà davvero? 20 minuti ha indagato per voi.
SWISS mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Attualmente però solo meno dell’1 per cento dei voli è alimentato con carburanti non fossili. Il piano della compagnia aerea funzionerà davvero? 20 minuti ha indagato per voi.
IN BREVE:
- SWISS ha annunciato di voler raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
- Per farlo, la compagnia aerea punta su aeromobili con consumi ridotti, sfrutta carburanti non fossili e sostiene progetti per la protezione del clima.
- Attualmente tuttavia i carburanti sostenibili costituiscono meno dell’1 per cento di tutto il carburante utilizzato e solo il 5 per cento dei passeggeri del gruppo Lufthansa, di cui fa parte anche SWISS, decidono di puntare sui biglietti green.
- Uno studio dell’ETH è giunto alla conclusione che la sostituzione del cherosene con carburanti prodotti artificialmente non è sufficiente a permettere il raggiungimento della neutralità climatica dei trasporti aerei entro il 2050. Il numero dei passeggeri deve essere notevolmente ridotto.
- Anche SWISS conferma: anche sfruttando i carburanti sostenibili per il cento per cento dei voli, per raggiungere la neutralità climatica entro i tempi stabiliti le compagnie aeree dovranno continuare a sfruttare gli investimenti in progetti per la protezione del clima.
20 minuti: Il numero dei passeggeri ha ripreso a crescere ma SWISS ha annunciato di voler raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Perché farlo quanto le cose dal punto di vista economico vanno bene?
Team sostenibilità di SWISS: Sì, il traffico aereo ha ripreso a crescere e questo dimostra quanto sia importante la mobilità per la nostra società. Al contempo siamo però consapevoli del fatto che il nostro settore ha il dovere di ridurre notevolmente il proprio impatto ambientale. Abbiamo fatto i primi passi ma siamo solo all’inizio del lungo viaggio verso un traffico aereo sostenibile e verso la neutralità climatica prevista per il 2050.
Su cosa puntate per raggiungere questo obiettivo?
Uno dei punti centrali è la modernizzazione della flotta: i nuovi modelli come l’A320neo o l’A350 consumano molto meno carburante rispetto ai modelli più vecchi. Al contempo ottimizziamo costantemente i nostri processi ricorrenti nella gestione quotidiana dei voli tramite procedure di volo più efficienti, strumenti digitali e altre misure operative volte a ridurre il consumo di carburante. La chiave per la decarbonizzazione del traffico aereo sta tuttavia nello sfruttamento dei carburanti sostenibili per l’aviazione, i cosiddetti Sustainable Aviation Fuels o SAF. Oltre all’utilizzo dei SAF, anche l’estrazione delle emissioni residue di CO₂ dall’atmosfera è un cardine essenziale per la decarbonizzazione dell’intero settore.
Collaborate anche con imprese Cleantech.
Esatto. Grazie a collaborazioni mirate con pionieri della tecnologia come Synhelion promuoviamo la scalabilità e l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie. Poiché numerose di queste tecnologie per la decarbonizzazione si trovano ancora in fase di sviluppo o di scalabilità, sostenerle è già oggi fondamentale. Oltre a Synhelion, sostenendo le spin-off dell’ETH Climeworks e neustark come primo partner nel settore dell’aviazione offriamo un contributo attivo alla promozione dell’innovazione svizzera e alle tecnologie chiave per la trasformazione del traffico aereo.
Avete detto che lo sviluppo di carburanti alternativi è una delle basi più importanti ma che serve ancora tempo. A che punto siamo con lo sviluppo?
Per il 2025 sappiamo che la produzione su scala globali di SAF copre solo circa lo 0,7 per cento del fabbisogno totale di carburante mentre i carburanti sintetici non sono ancora prodotti a livello commerciale. A questo si aggiunge il problema dei costi: i SAF biologici sono attualmente da tre a cinque volte più costosi del cherosene fossile, le varianti sintetiche anche dieci volte di più. Per le compagnie aeree questa situazione non è economicamente sostenibile. Ecco perché sono assolutamente necessari meccanismi di sostegno e il contributo dei nostri clienti per sostenere questo sviluppo di mercato.
Oggi, prenotando un volo di SWISS è possibile optare per un biglietto «Economy Green», uno dei tanti biglietti offerti. Tra vent’anni questa opzione diventerà lo standard?
Continuiamo a sviluppare la nostra offerta per voli sostenibili e ci orientiamo alle necessità dei nostri clienti. Già oggi notiamo una domanda crescente di prodotti come il biglietto «Economy Green». Grazie a queste offerte, i nostri clienti ottengono la possibilità di contribuire attivamente alla trasformazione del trasporto aereo.
Quanti clienti optano per questo biglietto?
Attualmente, circa il 5 per cento dei passeggeri del gruppo Lufthansa Group opta per questo biglietto che rappresenta una delle nostre offerte per viaggiare in modo più sostenibile. Vogliamo offrire ai nostri passeggeri un modo mirato per scegliere attivamente l’opzione più sostenibile. Ecco perché questa tariffa, oltre al contributo per i SAF, offre anche ulteriori vantaggi come un numero maggiore di miglia o un cambio di prenotazione gratuito.
Può spiegarci come viene utilizzato di preciso il surplus per il clima incluso nel prezzo dei biglietti «Economy Green»?
Il contributo viene utilizzato al cento per cento per l’acquisto di SAF o investito in importanti progetti climatici. Grazie alla tariffa Green, è possibile ridurre del 10-20 per cento le emissioni individuali di CO₂ generate dai voli grazie all’acquisto e allo sfruttamento dei SAF. Questi prodotti generano almeno l’80 per cento di emissioni in meno rispetto ai combustibili fossili. La quota restante viene investita in progetti climatici che permettono di compensare le emissioni di CO₂ in altri contesti.
In generale, l’efficacia di questi progetti di protezione del clima è sempre al centro delle critiche. Come fa SWISS ad assicurarsi che i progetti mantengano quanto promesso?
Tutti i contributi versati dai nostri clienti vengono investiti in importanti progetti di protezione del clima. In collaborazione con diversi partner, SWISS e il gruppo Lufthansa sostengono progetti attentamente selezionati in tutti il mondo. Tutti adempiono i più severi standard qualitativi disponibili come Gold Standard o Plan Vivo. Inoltre investiamo sempre di più in tecnologie che estraggono attivamente CO₂ dall’atmosfera. In questo modo ci assicuriamo che i nostri investimenti in progetti per la protezione del clima abbiamo un effetto a lungo termine.
Parliamo di prezzi. Questi biglietti green sono già oggi più costosi di molti altri biglietti di economy. I carburanti alternativi renderanno i voli più costosi?
Il prezzo dei SAF è attualmente da tre a cinque volte più elevato rispetto a quello del cherosene fossile e i carburanti di prossima generazione potrebbero essere anche dieci volte più costosi. Inoltre, a causa delle normative ambientali registriamo un aumento massiccio dei costi. Ad inizio gennaio 2025, le compagnie aeree del gruppo Lufthansa hanno introdotto il cosiddetto contributo spese ambientali per coprire una parte di questi costi ambientali supplementari.
I voli diventeranno sempre più cari e saranno sempre più un bene di lusso?
Non possiamo attualmente offrire uno sguardo concreto per quanto riguarda lo sviluppo delle nostre differenti offerte in un determinato orizzonte temporale. È chiaro però che la trasformazione del traffico aereo richiede investimenti importanti che le compagnie aeree non possono sopportare da sole.
Attualmente i carburanti sostenibili costano fino a dieci volte di più rispetto al cherosene fossile. Possiamo quindi dedurre che il prezzo dei biglietti è destinato ad aumentare.
L’attuale, elevato prezzo dei SAF in confronto al cherosene fossile rappresenta una sfida centrale per la loro diffusione su larga scala. Proprio per questo è essenziale investire già oggi in modo mirato in differenti tecnologie e promuovere attivamente la scalabilità dei SAF. Solo così in futuro potranno essere prodotte le quantità necessarie a prezzi concorrenziali. La mobilità è un fabbisogno essenziale per le persone e il nostro obiettivo è dare il nostro contributo per un traffico aereo sostenibile.
SWISS ha annunciato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Uno studio dell’Istituto Paul Scherrer (PSI) e dell’ETH di Zurigo è giunto alla conclusione che la sostituzione del cherosene con carburanti prodotti artificialmente non sarà sufficiente a raggiungere la neutralità climatica nel settore dell’aviazione entro il 2050. È necessario ridurre il numero di passeggeri dell’80 per cento rispetto ai livelli attuali.
La mobilità è un settore irrinunciabile per molte persone e imprese poiché permette lo scambio e il commercio a livello mondiale. Un mondo senza traffico aereo non è più concepibile al giorno d’oggi. Il nostro obiettivo è quindi organizzare il settore in modo più sostenibile e dare il nostro contributo alla trasformazione del traffico aereo grazie alla promozione di tecnologie chiave.
E cosa significa concretamente?
La trasformazione verso un traffico aereo sostenibile avviene attraverso differenti leve tra cui, soprattutto, l’introduzione di carburanti sostenibili. Questi carburanti permetterebbero già oggi ridurre le emissioni di CO₂ di almeno l’80 per cento. In prospettiva, la produzione di carburanti quasi neutri dal punto di vista della CO₂ sarà possibile in futuro. Tuttavia, anche sfruttando i SAF al cento per cento, per il raggiungimento della neutralità climatica entro i termini stabiliti il settore dell’aviazione dovrà continuare a sfruttare gli investimenti in progetti per la protezione del clima e per l’estrazione naturale o tecnologica della CO₂ dall’atmosfera. Ci impegniamo attivamente nella promozione di questi progetti.
