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Programmazione No-Code: cos'è e come sfruttarla per la propria attività

Realizzare siti, app e chat senza ricorrere a sviluppatori professionisti può dare vantaggi… ma non sempre!
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Programmazione No-Code: cos'è e come sfruttarla per la propria attività

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Realizzare siti, app e chat senza ricorrere a sviluppatori professionisti può dare vantaggi… ma non sempre!

Che cos’è la Programmazione No-Code

Probabilmente sarà capitato anche a qualcuno tra voi di ipotizzare lo sviluppo di un'app, di un marketplace o di un sito web, e magari di dover fare i conti con la mancanza di competenze tecniche in materia di programmazione per lo sviluppo di software: d'ora in avanti, questo potrebbe non essere più un problema insormontabile.

La Programmazione No-Code, infatti, consente di realizzare, attraverso delle apposite piattaforme di sviluppo, varie tipologie di applicazioni e software senza dover scrivere una sola riga di codice. Com'è possibile? Le piattaforme di sviluppo no-code utilizzano un approccio basato sul drag and drop, cioè su un meccanismo che permette all'utente di posizionare i vari elementi all'interno di schemi prestabiliti semplicemente spostando il cursore del mouse o, nel caso di dispositivi mobili, il proprio dito.

 

Come sviluppare soluzioni performanti grazie alla Programmazione No-Code

Il principale merito di questo strumento è quello di aver reso la programmazione molto più accessibile e “democratica” rispetto al passato: oggi chiunque può idealmente realizzare un prodotto o un servizio digitale senza avere necessariamente una formazione tecnica alle spalle.

Tuttavia, disporre degli strumenti giusti non è sufficiente. Che si tratti di programmazione tradizionale o di programmazione no-code, una corretta progettazione è l'elemento imprescindibile per la realizzazione di un prodotto performante. È fondamentale, infatti, analizzare preventivamente ogni singolo dettaglio in funzione dell'impatto che potrebbe avere sul risultato finale: un'app o un sito web progettati in maniera sommaria, o incompatibile con gli standard delle piattaforme di sviluppo impiegate, risulterebbero, inevitabilmente, poco, se non per nulla funzionali.

Un altro accorgimento di cui bisogna tener conto, per avere una resa ottimale, è quello di ridurre al minimo gli elementi, cioè quelle porzioni di codice – in questo caso già scritto - da inserire all'interno della piattaforma. Qualunque componente non strettamente necessario, infatti, rischierebbe di inficiare le prestazioni del prodotto, a causa dei limiti propri di questo tipo di programmazione. Sì, perché il No Code-Programming, se da una parte garantisce efficienza in termini di tempo e di costi, dall’altra presenta il grosso svantaggio di potersi basare su risorse limitate e non sempre adeguate al raggiungimento di qualunque obiettivo.

Sebbene, grazie alla possibilità di sviluppare dei prodotti per mezzo di piattaforme semplici da utilizzare, il No-Code abbia segnato una svolta considerevole nel mondo digitale, non si può di certo pensare che possa sostituire integralmente la programmazione tradizionale, a cura di sviluppatori professionisti.

Il lavoro di questi ultimi, infatti, non riguarda esclusivamente la scrittura del codice, ma anche, anzi soprattutto, la progettazione a monte, la diagnostica e la risoluzione di problemi che potrebbero presentarsi durante la fase di sviluppo. In alcuni casi, invece, è richiesta la scrittura di codici da parte di un esperto per personalizzare un prodotto che, altrimenti, sarebbe condizionato da un’eccessiva schematicità e dalle risorse limitate delle piattaforme.

È per questa ragione che può essere utile la guida di esperti del settore, che possano aiutarvi, direttamente o attraverso una formazione nell’ambito, a migliorare la vostra presenza online e i vostri risultati.

Contattateci: saremo lieti di fornirvi una nostra consulenza gratuita.

 


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.

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