Cerca e trova immobili

TargetComunicare sui social con le immagini: la grafica web secondo gli addetti ai lavori

21.03.21 - 13:13
Deborah Giofrè e Salvatore Di Bella raccontano il backstage delle realizzazioni visive per Facebook e compagnia postante
Unsplash / Timothy Exodus
Comunicare sui social con le immagini: la grafica web secondo gli addetti ai lavori

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Deborah Giofrè e Salvatore Di Bella raccontano il backstage delle realizzazioni visive per Facebook e compagnia postante

Il potere comunicativo delle immagini è incredibile, e chi si occupa di marketing lo tiene sempre ben presente: forme e colori sono una via diretta alla mente e al cuore di chi li guarda, persino in termini scientifici.

Ecco perché lavorare in ambito grafico significa anche avere una serie di competenze eterogenee, che si uniscono alla sensibilità di comprendere al tempo stesso il cliente e il pubblico, con le loro richieste e identità. L’aspetto visivo è fondamentale in numerosi canali di marketing, compresi quelli digitali: riuscite a immaginare siti web, social media, piattaforme di qualsiasi tipo senza nemmeno un elemento grafico?

Abbiamo pensato di conoscere un po’ di più il dietro le quinte del mondo del graphic design per internet. Lo abbiamo fatto con il prezioso aiuto di Deborah Giofrè e Salvatore Di Bella, esperti e nostri fidati collaboratori.

 

Secondo voi, cosa non dovrebbe mancare in un contenuto grafico per i social media?

Deborah Giofrè:

Ogni social è diverso: nel formato, nel target e nelle ragioni d’uso, non esistono quindi regole assolute che vadano bene per tutte le piattaforme, ma in generale non dovrebbero mai mancare:

    • la giusta immagine di partenza: non importa che sia una fotografia, un’illustrazione, o una composizione grafica, questa deve comunque essere ben selezionata in base a ciò che si vuole comunicare. Deve distinguersi dalla massa, evocare emozioni, sensazioni o ricordi compatibili con la brand identity.
    • Il font: la scelta del carattere da utilizzare è molto importante ed è legata sia al target con il quale vogliamo comunicare che al brand in vece del quale parliamo. Inoltre deve essere leggibile e deve riuscire ad attirare l’attenzione.
    • I colori: molto importanti, perché di solito i brand hanno una palette che li rende immediatamente riconoscibili. Quando si progetta un elaborato grafico di qualsiasi genere, inoltre, bisogna sempre tenere a mente che i colori hanno un forte impatto sulle emozioni e sugli stati d’animo e che possono enfatizzare o demolire l’intero contenuto.
    • La Call to Action: può essere costituita da una frase, da un’icona, da un bottone o da tutti e tre gli elementi ma la cosa più importante è fare in modo che l’azione da compiere risulti, chiara, sintetica e facilmente attuabile.

 

Salvatore Di Bella:

Quello che non deve mancare è l’anima. Mi spiego meglio: ogni contenuto deve essere in grado di far capire all’utente che lo guarda cosa stiamo cercando di comunicare. Deve essere chiaro e comprensibile, ma deve anche racchiudere l’essenza del prodotto o servizio. Non è sempre facile farlo, però, e spesso vediamo campagne marketing completamente sterili, piatte, indistinguibili.

 

 

Quali software o risorse consigliate per “fare grafica” al meglio?

Deborah Giofrè:

Per chi vuole iniziare ad approcciarsi al mio lavoro, partire da un programma, a volte, può essere penalizzante: non bisogna dimenticare che sono solo strumenti.

Alla base di questo mestiere non possono mancare la capacità di analizzare i dati, una buona cultura visiva e lo studio di chi, prima di noi, ha fatto qualcosa di bello o di importante in questo settore. Senza queste conoscenze e capacità di base, anche il miglior software del mondo sarebbe inutile ed anche la persona più creativa potrebbe realizzare progetti bellissimi, ma estremamente limitati nei risultati e nell’efficacia finale.

Tenendo conto di questa premessa, i programmi che a mio parere risultano fondamentali sono quelli della suite Adobe: soprattutto Photoshop, Illustrator, InDesign e Acrobat. Essendo un mestiere in continua evoluzione, è ancora più fondamentale tenere sempre gli occhi aperti alla ricerca di nuove risorse. Un’apertura mentale che ci permette di risparmiare tempo e di non aver paura del cambiamento, ma di esserne parte.

 

Salvatore Di Bella:

Di sicuro, i programmi variano in base alle esigenze. Se vogliamo diventare dei professionisti nel settore, dobbiamo puntare alla suite Adobe, pagando una tariffa mensile per il suo utilizzo.

Se invece, al contrario, ci si vuol cimentare per passione o esigenze rapide, discontinue ed eventuali, esistono diverse possibilità a costo zero: una su tutte è Canva, un sito web che dà la possibilità di creare diversi elementi e contenuti grafici grazie ai molteplici templates disponibili. Altrimenti, possiamo contare su GIMP.

Anche nel caso delle risorse (immagini di partenza) abbiamo varie possibilità, sia gratis che a pagamento. Possiamo trovare Freepik, che è un archivio immenso di materiale grafico vettoriale e non, ma c’è anche Pixabay per la ricerca di contenuti fotografici. Tra le opzioni a pagamento, invece, quella che uso di più è Envato Elements, che richiede un costo mensile per accedere al proprio catalogo.

 

Qual è l'aspetto del tuo lavoro che vi piace di più?

Deborah Giofrè:

L’aspetto che mi piace di più è quello di poter comunicare tramite elementi visivi, perché riescono ad arrivare in modo molto più veloce e diretto delle parole.
Basti pensare alle emozioni che scaturiscono in noi quando guardiamo il mare, il tramonto o il nostro dipinto preferito. Per spiegare queste emozioni non basterebbero pagine e pagine di testo, eppure in qualche modo potremmo riuscire a racchiuderle in una singola immagine.
Ovviamente un copywriter potrebbe dissentire, ed è per questo motivo che solitamente si lavora in coppie o in gruppi creativi complementari tra loro.

 

Salvatore Di Bella:

Quello che sicuramente amo di più del mio lavoro è la varietà: non esiste un progetto uguale all’altro. Ogni cliente è unico, ma anche ogni grafica, logo o contenuto per i social ha una propria identità. Si inizia sempre dallo studio del progetto per carpirne l’essenza, per poi renderla concreta, prima attraverso la carta e poi con i programmi di disegno o editing. Ogni giorno diventa una sfida con sé stessi, perché non sai mai quale progetto inizierai quella mattina.
È proprio questa incognita che rende speciale il lavoro del Visual Designer. Passare dalla creazione di un menù per un ristorante, alla progettazione della brand identity per un’azienda farmaceutica, fino alla creazione di campagne marketing per un politico. Non ci si stanca mai, anzi, ogni giorno di lavoro è diverso e interessante al tempo stesso.

 

Qual è la richiesta più assurda che vi sia stata posta?

Deborah Giofrè:

Di richieste assurde me ne sono arrivate tante, ma questo non è e non deve essere un problema. Il nostro lavoro consiste anche nel saper decifrare le aspettative del cliente e trasformarle in quello di cui ha veramente bisogno.

Dovendone però sceglierne una, potrei citare quella volta in cui un cliente mi portò una fotografia molto sgranata, come soggetto c’erano dei ragazzi che avevano espressioni serie e corrucciate e mi disse: “potresti farli sorridere con Photoshop e utilizzarla per fare un poster?”.

 

Salvatore Di Bella:

Richieste assurde o strane praticamente tutti i giorni, ma quelle che di sicuro mi colpiscono di più sono quelle che implicano l’uso di materiale coperto da copyright. Spesso, diversi clienti, a causa di una blanda conoscenza della materia, non si rendono conto che alcuni font o alcune immagini sono coperte da diritti d’autore, e chiedono a noi poveri grafici di usarle per i loro contenuti.

Da lì inizia la nostra battaglia per la tutela di questi diritti, anche perché spesso l’uso di quel materiale può portare a gravi denunce da parte dell’azienda a cui appartiene. Non immaginate nemmeno quante volte ho dovuto ripetere che il font della Disney non si può usare per il proprio negozio.

 

La comunicazione di un brand è un insieme di molti aspetti creativi: tra questi, la veste grafica è fondamentale per attirare gli utenti a scoprire chi siamo e cosa facciamo.
Gestirla al meglio è più semplice, veloce ed efficiente se ci affidiamo a dei professionisti del settore, che sanno come usare gli strumenti del mestiere per farti raggiungere i tuoi obiettivi.

È proprio ciò di cui ci occupiamo noi: se hai un’attività, contattaci per una consulenza gratuita. Ti racconteremo come possiamo aiutarti a migliorare il tuo business attraverso la comunicazione visiva. E non solo.

 

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE