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LUGANO / ASCONAIl colpo e la fuga in bici: sestetto alla sbarra

30.05.17 - 06:17
Erano finiti in manette per la rapina alla gioielleria Herschmann di Ascona dello scorso 5 agosto. Oggi alle Criminali inizia il processo
Archivio Rescue Media
Il colpo e la fuga in bici: sestetto alla sbarra
Erano finiti in manette per la rapina alla gioielleria Herschmann di Ascona dello scorso 5 agosto. Oggi alle Criminali inizia il processo

LUGANO - Per due di loro la fuga in bicicletta non era durata molto. Un terzo si era consegnato alle autorità. Mentre gli altri tre erano finiti in manette soltanto in seguito. Si tratta dei sei lituani che lo scorso 5 agosto avevano messo a segno un colpo alla gioielleria Herschmann di Ascona. Una banda che a partire da oggi compare davanti alla Corte delle Assise criminali di Locarno, riunita a Lugano, presieduta da Amos Pagnamenta. Il sestetto è accusato di rapina, infrazione alla legge sulle armi, danneggiamento e violazione di domicilio.

Erano quasi le 9.30, quando quel 5 agosto tre uomini - di cui uno armato di pistola - sono entrati nel negozio, dove hanno minacciato e legato le due commesse presenti. Dopo essersi impossessati di orologi e gioielli di valore (il bottino ammontava a circa un milione di franchi), si sono dunque dati alla fuga in bicicletta. Due di loro, come detto, sono stati trovati poche ore dopo: stavano percorrendo la pista ciclabile nelle vicinanze del ponte sul fiume Maggia. Gli altri arresti sono avvenuti in seguito, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli.

Quella della scorsa estate non era comunque la prima rapina che si concludeva con una fuga in bicicletta. Dal 2009 ad Ascona si contano infatti già quattro episodi analoghi.

Il sestetto è difeso dagli avvocati Niccolò Giovanettina, Cristina Clemente, Franco Janner, Sandra Xavier, Olivier Ferrari e Felice Dafond.

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