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LUGANOHo una pagina Facebook…cosa me ne faccio di un sito Web?

05.05.18 - 07:00
In un panorama digitale in cui abbiamo a disposizione tantissimi canali, come riusciamo a scegliere quello più adatto a comunicare la nostra attività oppure semplicemente noi stessi?
Ho una pagina Facebook…cosa me ne faccio di un sito Web?

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In un panorama digitale in cui abbiamo a disposizione tantissimi canali, come riusciamo a scegliere quello più adatto a comunicare la nostra attività oppure semplicemente noi stessi?

Oggi sempre più aziende si affidano ai Social Media (Facebook in primis, ma in alcuni settori stanno emergendo anche Instagram e LinkedIn) per comunicare ai clienti i propri prodotti, le ultime offerte, le informazioni di base (ubicazione, orari, contatti).

Grazie alla facilità ed alla popolarità di aggiornamento di un Social Media “blockbuster” come Facebook, molti imprenditori o gerenti hanno cominciato a non aggiornare più i loro siti web.

Altri si sono spinti oltre, rinunciandovi completamente e abbandonando il loro dominio e tutti i contenuti in esso inseriti con tanta cura e – sicuramente – tanti sforzi economici.

Ma è veramente l’approccio giusto?

Gli analisti di marketing si dividono tra coloro che ritengono ancora essenziale avere un sito web e coloro che invece affermano che i Social Media bastano e avanzano per avere visibilità.

Come tutte le cose, non esiste una sola verità.

È sicuramente vero che avere un sito web ben fatto, aggiornato e remunerativo è un impegno sotto molteplici punti di vista.

È anche vero che, almeno apparentemente, Facebook (e compagnia) offre una presenza gratuita ed una estrema facilità nel postare i contenuti.

Da una parte, avere un sito ha ancora una sua valenza, poiché averlo vuol dire essere padroni a casa propria. E a casa propria si dettano le proprie regole alle quali gli altri si devono adattare. O, se piace di più un’altra metafora, siamo noi a decidere quali piatti cucinare e mettere a tavola.

Cosa significa?

Significa che quando siamo su Facebook, veniamo letteralmente ospitati dal sito di Mark Zuckerberg che, in teoria, potrebbe decidere da un momento all’altro di buttarci fuori o, più verosimilmente, imporre nuove regole, per lo più sempre stringenti o comunque in contrasto con le nostre politiche promozionali.

In realtà questo sta già accadendo, poiché, sulle bacheche degli utenti, e quindi dei clienti delle attività, vengono sempre più privilegiati i i contenuti di familiari, amici e gruppi, mentre quelli delle “Business Page” ( pagine per aziende), sono sempre più penalizzati.

Il motivo è semplice: Facebook è pur sempre un’azienda che deve generare fatturato, e uno dei suoi asset è costituito dai “Facebook Ads”, ovvero le inserzioni a pagamento dedicate espressamente alla promozione di un’attività.

Solo chi investe cifre importanti in Ads può avere una certa (ma non assoluta) sicurezza di un ritorno economico.

Inoltre, avere un proprio sito internet serve a dare un’identità, la famosa “Brand Identity”, dove logo, coordinato cromatico, tipografia e stile linguistico emergono prepotentemente, mentre su Facebook si è “uno dei tanti” e non basta certo un’immagine di copertina per distinguersi dalla massa.

Fattore sempre meno trascurabile, sul proprio sito si può avere un vero tracciamento del comportamento dei nostri utenti, dalle pagine che hanno visitato al tempo che vi hanno passato sopra, dal sito di provenienza al processo di navigazione interna e molto altro ancora.

Quindi, che fare?

Come proponiamo costantemente ai nostri clienti, un’interazione sapiente tra un sito web aziendale e la propria pagina Business su Facebook (o altri Social) è la soluzione più equilibrata, sia in termini di costi che, soprattutto, di resa effettiva.

Articolo a cura di Clublab Sagl, siti web e grafica in Ticino


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.