Vi è mai capitato di cercare di essere creativi… fallendo miseramente? Oggi vi descrivo - e vi mostro - alcuni impiattamenti clamorosamente sbagliati, ma molto divertenti
LUGANO - L'occhio vuole la sua parte, anche quando si parla di cibo!
In tutti i ristoranti stellati del mondo, l'attenzione alla "food art" è quasi equiparabile all'attenzione per gli ingredienti e la lavorazione della materia. La prima impressione, infatti, è molto importante anche quando la portata che abbiamo ordinato arriva al tavolo e la osserviamo per la prima volta.
Ci sono tanti elementi alla base della food art che gli chef tengono in considerazione: dalla geometria alla simmetria, dalla verticalità al contrasto, un piatto può diventare un vero studio di forme e colori. Una disposizione creativa è sinonimo di cura e attenzione, ma bisogna stare attenti a non essere eccessivi! Per quanto affascinante, la portata dovremo pur sempre mangiarla: è essenziale che la composizione sia anche funzionale, non soltanto gradevole alla vista.
Oggi, tuttavia, andremo ancora oltre: vedremo composizioni non funzionali e… nemmeno gradevoli alla vista. Avete mai sentito parlare di “We Want Plates”? Si tratta di un account Twitter che conta ad oggi più di 140.000 followers. Nato come campagna social, We Want Plates è adesso un sito web di successo che ha da poco pubblicato un libro con le sue foto migliori (o peggiori, in un certo senso).
Avrete forse capito in cosa consista: We Want Plates raccoglie le segnalazioni di utenti che si trovano davanti a impiattamenti talmente bizzarri da diventare comici.
Mi sono divertito molto a scegliere quelli che, secondo me, sono i più esilaranti. Preparatevi al peggio! Ecco i cinque impiattamenti più strani in cui potreste imbattervi:
1) Il vassoiombrello
Se sono queste le idee che piovono, l’ombrello potrebbe rivelarsi molto utile. E se lo presentassero in un locale al chiuso? Porterebbe sfortuna?
The end of the world is nigh.
— We Want Plates ? (@WeWantPlates) 14 agosto 2015
(Pic: @wyahaw) pic.twitter.com/WeaW8iVAjT
2) Lo stendibacon
Il vostro bacon è troppo unto? Nessun problema! Con questa prodigiosa idea potrete asciugarlo all’aria. Un metodo economico e naturale.
Increasingly-familiar 'bacon washing-line' idiocy, plumbing new depths with salvage from a restaurant re-fit.
— We Want Plates ? (@WeWantPlates) 21 gennaio 2017
(Pic: @h1dudley) pic.twitter.com/iXoqMkeQIk
3) Carne su cartellina
Quella volta che sei uscito dall’ufficio distrutto, con il solo desiderio di mangiarti una grigliata, ma ahimè i piatti erano finiti. Quindi che fare?
Consiglio per perfezionare l’impiattamento: qualsiasi tipo di protezione tra il cibo e il sughero/legno.
No tasting menu is complete without some meat on a clipboard.
— We Want Plates ? (@WeWantPlates) 12 novembre 2015
(Pic: @LilMissCakes) pic.twitter.com/nuGesFcWrp
4) Racchette da aperitivo
Forse non serve nemmeno specificarlo, magari qualcuno le ha già viste durante una gita britannica. Quello che vedete, infatti, è un impiattamento fotografato a Wimbledon! Cari ragazzi, capisco l’importanza del “marketing”, ma è meglio non esagerare.
Bloody Wimbledon.
— We Want Plates ? (@WeWantPlates) 27 giugno 2016
(Pic: @msleannefraser) pic.twitter.com/BeCMbxAQcO
5) Tacchi da zuppa
Quale immagine migliore? Una buona zuppa da gustare direttamente da… una scarpa. Sicuramente capisco la scelta del “piatto” rosso con il tacco: rende tutto molto più elegante!
"What's the soup of the day?"
— We Want Plates ? (@WeWantPlates) 30 gennaio 2016
"Cream of wild mushroom, with a hint of insole and corn plaster."
(Pic: @simonraess) pic.twitter.com/ChaLTrcV0j
Al Ciani Lugano i piatti, invece, sono belli e buoni! Da ristorante di livello quale siamo, la cucina è una delle nostre punte di diamante: al suo interno lavorano professionisti del gusto, che fanno del loro mestiere una vera e propria arte. Le materie prime, rigorosamente locali e di qualità, entrano nella nostra officina e diventano ottimi piatti, tradizionali e non solo, che non disdegnano assolutamente la creatività né la semplicità.
Se questi impiattamenti vi hanno scoraggiati, veniteci a trovare e vi tireremo su il morale!
Questa rubrica è sponsorizzata dal Ciani Ristorante Lugano.
Articolo di S. Santese e G. Biondo, del Ristorante Ciani Lugano.