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Come aiutare il cane o il gatto domestico ad accettare un altro animale
Succede spesso che i clienti decidano di prendere un compagno di giochi al loro cane, o al loro gatto. La cosa è sicuramente una ottima idea, per vari motivi. Il più importante di questi è che si aiuta il nostro animale a relazionarsi meglio con i loro simili, avvicinandolo di più ad una realtà adatta a lui, mentre invece viene spesso troppo “umanizzato” da comportamenti impropri dei proprietari. I due si faranno di certo compagnia, e sarà più facile ritrovarli entrambi più sereni e meno stressati al nostro ritorno serale.
Dobbiamo fare però attenzione ad i seguenti concetti: per quanto riguarda i cani, essi sono “animali sociali obbligati”. Questo vuol dire che, introdotto il nuovo animale, essi stabiliranno più o meno velocemente una gerarchia tra loro, dopo di che faranno “branco” comunque, e si adatteranno alla convivenza. Attenzione a non interferire con tale rituale… Lasciate che facciano da soli, senza stare li a controllare. Raramente se le danno in maniera pericolosa; per lo più fanno molta scena, ed anche se scappa un morso sono rarissimi i casi di incidenti seri.
Diverso invece quando si inserisce un gatto in un contesto dove esiste già un altro felino, che prima era da solo: il gatto è un “animale sociale facoltativo”, cioè decide se vivere in gruppo o starsene per i fatti suoi. Può quindi capitare che il vostro felino non tolleri il nuovo arrivato, nemmeno dopo un periodo di adattamento, che di solito non supera 15 giorni.
Dott. Luca Gianfrancesco
medico veterinario, iscrizione albo di Napoli n.648